BEGIN:VCALENDAR VERSION:2.0 CALSCALE:GREGORIAN PRODID:adamgibbons/ics METHOD:PUBLISH X-PUBLISHED-TTL:PT1H BEGIN:VEVENT UID:3016@gancio.cisti.org SUMMARY:CORTEO: FERMIAMO LA GUERRA\, LIBERTÀ PER OCALAN! DTSTAMP:20240328T163100Z DTSTART:20230401T130000Z DTEND:20230401T160000Z DESCRIPTION:\nLa terza guerra mondiale che stiamo vivendo ormai da più di 2 0 anni e che\nnell'ultimo anno ha visto l'apertura di un ulteriore terribi le fronte in\nUcraina\, si sta abbattendo anche nei territori del Kurdista n con una rinnovata\nviolenza.\nGli attacchi turchi in Rojava e nel Kurdis tan iracheno non si fermano dal 20\nnovembre scorso. Oltre a colpire la ri voluzione\, gli attacchi sono diretti a\nobiettivi civili\, soprattutto co ntro infrastrutture come ospedali\, centrali\nelettriche e riserve di gran o\, al fine di isolare la popolazione. È attestato un\nuso continuativo di armi chimiche e termobariche da parte dello stato turco\,\narmi vietate d alla convenzione internazionale di Ginevra.\n\nLe imminenti elezioni in Tu rchia in primavera prevedono una netta crisi di\nconsensi per il partito d i Erdogan\, l'AKP. Ciò si traduce nell'aumento della\nrepressione contro g li oppositori politici\, mediante l'impedimento militare allo\nsvolgersi d i manifestazioni e con nuove incarcerazioni. Questo scenario\nrepressivo s i allunga fino al centro dell'Europa\, come è stato per l'attentato\ndel 2 3 dicembre al centro culturale curdo di Parigi.\nTra il 5 e il 6 febbraio si è abbattuto sul confine turco-siriano un devastante\nterremoto. L'AKP-M HP sta cercando di nascondere i numeri reali del disastro\,\ntanto che 48 persone sono state assassinate dal regime perché cercavano di\ndenunciare la situazione reale nel sud della Turchia. Nonostante il cessate il\nfuoco unilaterale da parte delle Unità di difesa del popolo per portare soccors o\nalla popolazione\, la Turchia continua imperterrita con gli attacchi mi litari\,\nsfruttando il disastro per rafforzarsi politicamente.\n\nContemp oraneamente a questo scenario complesso\, continua la detenzione del\nlead er Abullah Ocalan nell'isola-carcere di Imrali\, dove si trova dal 1999 in un\nregime di massimo isolamento. Sono ormai due anni che nessuno\, né i famigliari\nné gli avvocati hanno notizie da parte di Ocalan e ció\, in qu esto scenario\,\nsuscita estrema preoccupazione tra la popolazione curda.\ nCiò nonostante\, il fronte della resistenza è forte in tutto il Kurdistan \, dalle\nmontagne del Rojava fino in Rojhilat dove da mesi le donne irani ane si oppongono\nall'oppressione del regime al grido di "Jin\, Jiyan\, Az adi".\n\nResistere alla Terza guerra mondiale significa difendere la Rivol uzione del\nRojava e chiedere la liberazione di Ocalan: per questo sabato 1 Aprile scendiamo\nin piazza!\n\n#DefendKurdistan\n[https://www.facebook. com/hashtag/defendkurdistan?__eep__=6&__cft__[0]=AZXtH6kYvEEkvVrRkMaDgu57T 2piPiwrgII6hebOVs_My1cD_04rob-y8UBeRHngC5pH4I6th_99mixEIUl2j3XZieTmFrE-m8C xo1FgA0CH1Q&__tn__=q]\n#WomenDefendKurdistan\n[https://www.facebook.com/ha shtag/womendefendkurdistan?__eep__=6&__cft__[0]=AZXtH6kYvEEkvVrRkMaDgu57T2 piPiwrgII6hebOVs_My1cD_04rob-y8UBeRHngC5pH4I6th_99mixEIUl2j3XZieTmFrE-m8Cx o1FgA0CH1Q&__tn__=q]\n#RiseUp4Rojava\n[https://www.facebook.com/hashtag/ri seup4rojava?__eep__=6&__cft__[0]=AZXtH6kYvEEkvVrRkMaDgu57T2piPiwrgII6hebOV s_My1cD_04rob-y8UBeRHngC5pH4I6th_99mixEIUl2j3XZieTmFrE-m8Cxo1FgA0CH1Q&__tn __=q]\n\n\n\nhttps://www.facebook.com/events/914886186486530?ref=newsfeed\ n[https://www.facebook.com/events/914886186486530?ref=newsfeed] URL:https://gancio.cisti.org/event/corteo-fermiamo-la-guerra-liberta-per-oc alan GEO:45.0705851;7.6852666 LOCATION:Piazza Castello\, Torino - Torino\, piazza Castello STATUS:CONFIRMED CATEGORIES: X-ALT-DESC;FMTTYPE=text/html:
La terza guerra mondiale che stiamo viv
endo ormai da più di 20 anni e che nell'ultimo anno ha visto l'apertura di
un ulteriore terribile fronte in Ucraina, si sta abbattendo anche nei ter
ritori del Kurdistan con una rinnovata violenza.
Gli attacchi turchi in
Rojava e nel Kurdistan iracheno non si fermano dal 20 novembre scorso. Ol
tre a colpire la rivoluzione, gli attacchi sono diretti a obiettivi civili
, soprattutto contro infrastrutture come ospedali, centrali elettriche e r
iserve di grano, al fine di isolare la popolazione. È attestato un uso con
tinuativo di armi chimiche e termobariche da parte dello stato turco, armi
vietate dalla convenzione internazionale di Ginevra.
Le imminenti e
lezioni in Turchia in primavera prevedono una netta crisi di consensi per
il partito di Erdogan, l'AKP. Ciò si traduce nell'aumento della repression
e contro gli oppositori politici, mediante l'impedimento militare allo svo
lgersi di manifestazioni e con nuove incarcerazioni. Questo scenario repre
ssivo si allunga fino al centro dell'Europa, come è stato per l'attentato
del 23 dicembre al centro culturale curdo di Parigi.
Tra il 5 e il 6 fe
bbraio si è abbattuto sul confine turco-siriano un devastante terremoto. L
'AKP-MHP sta cercando di nascondere i numeri reali del disastro, tanto che
48 persone sono state assassinate dal regime perché cercavano di denuncia
re la situazione reale nel sud della Turchia. Nonostante il cessate il fuo
co unilaterale da parte delle Unità di difesa del popolo per portare socco
rso alla popolazione, la Turchia continua imperterrita con gli attacchi mi
litari, sfruttando il disastro per rafforzarsi politicamente.
Contem
poraneamente a questo scenario complesso, continua la detenzione del leade
r Abullah Ocalan nell'isola-carcere di Imrali, dove si trova dal 1999 in u
n regime di massimo isolamento. Sono ormai due anni che nessuno, né i fami
gliari né gli avvocati hanno notizie da parte di Ocalan e ció, in questo s
cenario, suscita estrema preoccupazione tra la popolazione curda.
Ciò n
onostante, il fronte della resistenza è forte in tutto il Kurdistan, dalle
montagne del Rojava fino in Rojhilat dove da mesi le donne iraniane si op
pongono all'oppressione del regime al grido di "Jin, Jiyan, Azadi".
Resistere alla Terza guerra mondiale significa difendere la Rivoluzione de l Rojava e chiedere la liberazione di Ocalan: per questo sabato 1 Aprile s cendiamo in piazza!
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