đź”´ Sabato 17 OTTOBRE al CSOA Gabrio - via millio 42
Per festeggiare tutt* insieme il 26° compleanno del centro sociale vi invitiamo a partecipare:
đź“Ś Dalle 19 e 30: CENA di autofinanziamento
‼️Prenotarsi entro venerdi 16 ore 16 mandando un messaggio al numero 3517461050 oppure scrivendo a fuoridalcratere@gmail.com
A breve inseriremo menu e prezzo
đź“Ś H. 21 e 30: presentazione del collettivo FUORI DAL CRATERE
đź“Ś H. 22 e 30: Spettacolo comico-teatrale: COLPI DI CULT dei SENSO D'OPPIO
‼️ Lo spettacolo teatrale si svolgerà in salone con ingresso up to you fino ad esaurimento posti.
Senso d’Oppio, al secolo Franco (il lungo) e Pietro (il basso), sono, da più di un decennio, facce note della scena cabarettistica torinese, essendosi esibiti in qualsiasi luogo della città che avesse a disposizione un palco, seppur improvvisato, e un pubblico davanti al quale interpretare le proprie scenette, come loro stessi amano chiamarle: teatri, locali, circoli, piazze e case occupate, ogni occasione è stata afferrata dai due comici per perfezionarsi artisticamente e intensificare il rapporto con gli spettatori. La passione verso la recitazione non si esaurisce con l’esplorazione della vena comica, ma prosegue con la partecipazione a pièces di teatro sperimentale o a ruoli fortemente drammatici per il cinema, come pure spettacoli per bambini e esibizioni di combattimento scenico.
La versatilità artistica, e ancor di più quella culturale, costituisce una delle caratteristiche dell’umorismo dei Senso d’Oppio ed è alla base del successo che stanno riscuotendo sul palco dell’edizione televisiva in prima serata di Zelig TV 2011 e che li sta accompagnando lungo la penisola con il loro nuovo spettacolo.
Pietro Casella e Francesco Lattarulo sono cresciuti con il teatro e il cinema, collaborando strettamente col regista torinese Daniele Gaglianone. All’attività drammaturgica hanno sempre alternato imprevedibili performance di strada, attraverso le quali hanno sviluppato una particolarissima verve comica che consente loro di mettere in scena l’assurdità tragicomica di un quotidiano dominato dai luoghi comuni, televisivi e non.