Dalla pubblicazione del report IPCC di ottobre 2018, i cambiamenti climatici si sono definitivamente imposti all'attenzione dell'opinione pubblica. Come ormai è noto, il report sottolinea la sostanziale differenza dei livelli di rischio per l’intero ecosistema qualora la temperatura dovesse aumentare di 2 gradi come previsto dagli accordi di Parigi anziché di 1,5 gradi, proposti come nuova soglia-limite. La differenza di questo mezzo grado comporta una quantità elevatissima di disastrosi effetti a catena, parte dei quali sono già in atto. Ad oggi, i governi non rispettano nemmeno gli accordi di Parigi, anzi stando agli attuali livelli di emissioni l’aumento della temperatura media terrestre è stimata intorno ai 5 gradi, il che comporterebbe la fine della vita sulla terra per come oggi la conosciamo. Di fronte a questo scenario, in quanto studentesse/i dell'università abbiamo deciso di aprire uno spazio di incontro e dibattito su queste tematiche, per dare spazio a opinioni e umori delle/dei tante/i che tra noi si interrogano sulla crisi in atto e gli anni a venire. Da questi presupposti nasce il seminario di Ecologia Politica, che vorremmo proseguire con tutte/i le/gli interessate/i a partire da una discussione collettiva che si terrà mercoledì 27 alle 18,00 nell'auletta C1 del Campus Luigi Einaudi. Vorremmo ragionare collettivamente sullo sviluppo del dibattito iniziato con questo ciclo seminariale: discutere nuovi temi, nuovi dibattiti, nuovi incontri, per confrontarci assieme e rilanciare nei prossimi mesi. Crediamo possa essere l’inizio di un percorso che ci insegni a guardare alla crisi ecologica in corso con meno individualismo, poiché le responsabilità da assegnare hanno ben poco a che fare con le nostre singole biografie, nonostante alterino e modellino la nostra vita e il nostro futuro. L'assemblea a cui vi invitiamo comincia da questi presupposti.