Se non usiamo la conoscenza del passato come un'arma per combattere le ingiustizie del presente, celebrare stanche "giornate della memoria" non è soltanto inutile, ma rappresenta un ulteriore insulto alle vittime che si dice di voler celebrare. Infatti, è nel silenzio complice dei mass-media e della cosiddetta "comunità internazioneale" che al giorno d'oggi continuano a ripetersi pulizie etniche , guerre, spoliazioni e massacri di popoli e minuranze che però, nonostante tutto, continuano a resistere.
Le montagne del pianeta continuano a essere, in questi conflitti, un baluardo di riscossa: per gli armeni del Nagorno Karabakh (sui monti del Caucaso), per i berberi in Nord Africa (nella catena dell'Atlas) e per i curdi in Medio Oriente (sui monti Zagros e Toros). Situazioni molto diverse tra loro ma accomunate dall'opposizione a tentativi statali di assimilazione e genocidio (fisico e/o culturale), e dalla sperimentazione di percorsi di resistenza e autonomia.
Ne parleremo intre incontri al presidio di San Didero, un'esperienza nata per riappropiarsi della nostra terra e difenderla da ulteriori devastazioni, e in cui vogliamo confrontarci con altre esperienze e modi di vivere e combattere.
1° INCONTRO
Sabato 23 gennaio, ore 18:00
“Siamo le nostre montagne”
il popolo armeno tra genocidi, guerre e autodeterminazione
con Ani Karamanukyan + proiezione materiale multimediale
Nell’autunno 2020 l’Azerbaijan ha attaccato militarmente l’Armenia e ha conquistato parte del Nagorno Karabakh (Artsakh), enclave armena nel territorio dello Stato azero. Così oggi, nell’indifferenza della “comunità internazionale”, le montagne del Caucaso sono teatro di una nuova pulizia etnica ai danni della comunità armena, ravvivando una secolare storia di oppressione e genocidio contro cui, malgrado tutto, il popolo armeno è riuscito a resistere e a difendere la propria identità.
a seguire: aperitivo
Per chi arriva da altri comuni, in caso di controlli, è possibile presentare autocertificazione con scritto: "partecipazione a iniziativa statica presso presidio notav, loc. Baraccone, s.s.24, San Didero (To)"