SABATO 27 febbraio ore 15 ASSEMBLEA PUBBLICA ai giardini del Campus Einaudi - Racconti e testimonianze, mostra e materiale informativo, bar benefit.
DOMENICA 28 febbraio ore 16.30 PRESIDIO SOLIDALE fuori dal carcere delle Vallette (appuntamento al capolinea del 3).
L'emergenza sanitaria Covid19 ha solo peggiorato una situazione che nelle carceri era già al collasso: luoghi sovraffollati con un sistema sanitario che laddove non è coercitivo è assolutamente inefficiente.
Nel marzo 2020 la sospensione dei colloqui con i familiari e il blocco di ogni attività hanno fatto esplodere le proteste dei detenuti in oltre 50 istituti. In decine di casi sono nate vere e proprie rivolte. La risposta dello Stato è sporca di sangue: 14 detenuti morti ufficiali e chissà quanti pestati di botte. In seguito, denunce, inchieste giudiziarie e pesanti ritorsioni.
L'autoassoluzione delle istituzioni e dei suoi funzionari arriva al punto di dichiarare tutte le morti causate da overdose di farmaci e metadone rubati nelle infermerie presenti negli istituti penitenziari. La casa circondariale di Modena, dove la polizia penitenziaria e gli agenti in antisommossa hanno sparato e manganellato, è stata ristrutturata di fresco come a voler cancellare l'accaduto e il suo arsenale repressivo implementato come a scongiurare che riaccada.
A distanza di un anno, diverse testimonianze e un esposto alla Procura fatto da 5 detenuti hanno fatto emergere quanto realmente accaduto durante e dopo le rivolte di Modena e in altre galere: pestaggi, torture di ogni sorta e spari. In alcuni casi, spedizioni punitive a freddo e detenuti lasciati in agonia per giorni.
Non vogliamo avallare questa strage messa in atto da governo, DAP, forze politiche, sindacati del personale penitenziario e polizia.
Anche a noi il compito di rompere il silenzio. Per questo invitiamo tutti e tutte a partecipare al presidio sotto il carcere di Modena sabato 6 marzo alle ore 15 in solidarietà con chi vi è ancora recluso, e alla giornata di mobilitazione davanti il Ministero di Giustizia a Roma lunedì 8 marzo alle ore 11.
Chi lotta non è mai solo!
Solidarietà a chi si è ribellato e a chi ha scelto di esporsi parlando pubblicamente!
Solidarietà a tutte le persone recluse!