Appuntamenti della giornata:
9:00 Presidio davanti al Tribunale
18:00 Assemblea pubblica in Università davanti alla C1
20:00 Aperitivo musicale benefit spese legali davanti alla C1
Il 24 Maggio comincia il processo che vede imputatə più di una ventina di studenti e studentesse per aver manifestato contro la presenza dei fascisti in università il 13 Febbraio 2020.
Il Fuan, organizzazione universitaria neofascista, sessista, razzista e xenofoba, si era presentato al CLE scortato dalla polizia con l'intento di volantinare contro il convegno “Fascismo, Colonialismo, Foibe”. Subito numerosə studentə si sono attivati per dimostrare che fascisti e polizia in università non sono ben accetti e non lo saranno mai, ma le forze dell'ordine si sono schierate a difesa dei fascisti, manganellando brutalmente gli/le studentə antifascistə e portando in carcere tre di loro. Nelle ore e nei giorni seguenti la mobilitazione non si è fermata: è seguito un corteo serale che ha occupato il rettorato e una manifestazione il giorno dopo che ha portato l'occupazione della Palazzina Einaudi e la liberazione dell'aula che prima era sede del Fuan in Università.
Mesi dopo, a Luglio 2020, la Questura di Torino ha imposto misure cautelari a 19 studentə antifascistə: divieti di dimora, obbligo di presentazione quotidiana alla PS e arresti domiciliari e mise sotto sequestro l’Aula C1 Autogestita.
Unito non solo ha permesso a questi gruppi fascisti e alle forze dell'ordine di entrare negli spazi universitari, ma non si è mai espressa nè riguardo alle azioni violente della polizia contro chi cercava di contestare questa presenza né riguardo alle limitazioni della libertà che hanno poi colpito chi è statə denunciatə. Inoltre non si è espressa sul sequestro dell'Aula C1, luogo in cui scambiare saperi e conoscenze, dove si organizzano eventi culturali e di socialità.
A quanto pare l'Università di Torino tollera il fascismo e i suoi ideali, ma non accetta che ci siano luoghi autogestiti e attraversati da studentə.
A un anno di distanza dai fatti molte di queste misure cautelari non sono ancora state tolte nonostante le indagini si siano chiuse a Gennaio del 2020, continuando così a privare della libertà personale coloro che difendono i valori dell'antifascismo.
Il 24 Maggio si terrà l'udienza preliminare di questo assurdo processo e ancora una volta c'è bisogno della solidarietà di tutti e tutte. Diversi sono i capi d'accusa che vengono inflitti tra cui: resistenza, violenza privata, lesioni e addirittura rapina, un capo d'accusa molto grave e ridicolo che si cercherà di far cadere in sede di processo (per l'accusa di rapina già all'udienza preliminare) insieme a tutti gli altri processo, facendo crollare così il castello di carta creato ad hoc dalla questura torinese per reprimere chi contesta il fascismo e cerca di rendere l'università un luogo aperto a tuttə e senza discriminazioni.
Libertà per gli/le studentə antifascistə!
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