CONTRO GREEN PASS - UNA INIEZIONE DI TIRANNIA - PRESIDIO PIAZZA CASTELLO

NO ALLO STRAVOLGIMENTO UMANO, PRODOTTO DELLA SCIENZA.

Essere letti come un codice a barre. Sembrava un racconto della fantascienza. E invece... Codici QR. Farmaci a MRNA. Tutto interconnesso da reti sempre più veloci. Nel tutto anche gli umani: parleremo a distanza con il frigorifero ma solo perché saremo concepiti alla sua stregua.

In un sistema di congegni controllati da remoto avremo la "libertà" concessa dai codici binari. Inseriti su una autostrada ad unica direzione, informazione tra le informazioni, viaggeremo fino al bivio si/no, on/off, tutto/niente.

Lo sta dimostrando il green pass cosa vuol dire scegliere tra 2 opzioni già decise. Sottratti alla possibilità di mettere insieme scelte forse tra loro anche contrastanti, ma più confacenti a ciò che recepiamo. Invece: si o no. Al tutto. Si o no alla cura permanente che impropriamente i media chiamano vaccino. Si o no ad essere percepiti come danno sociale, come egoisti, solo perché ci si pone domande e si fanno scelte. Un ricatto morale che senza alcun dubbio rimandiamo al mittente: allo stato, alla sua economia multinazionale che gronda sangue e terrore da ogni sua presenza.

Un mondo costruito sempre più su privilegi utli ad una minoranza che detiene le redini del sistema capitale. Dopo aver imbrigliato tutti nella retorica del lavoro salariato come diritto, oggi ci ricattano perché se non si accetta la logica imposta dal pass, il lavoro te lo tolgono.

Ciò che conviene al dominio, nella trasformazione sociale e di specie a cui spinge tutta la umanità, è chiaro. Meno chiaro è ciò che spinge ad accettare ancora e ancora, la maggioranza della gente, qualsiasi forma autoritaria si presenti imbellettata di benessere e comodità. Benessere? Ma se viviamo in una società che ci ammala, con tumori sempre più estesi per numero e tipologia.

Comodità? Perdere qualsiasi forma di manualità, perdere ogni contatto con la biosfera vissuta come separata dal se'.

A chiunque, sia esso organizzato in forma di potere (Sstati e Multinazionali), o in forma di cultura egemonizzante, ci voglia trascinare in questa distopia della società tecnologica.

A chiunque ed in qualsiasi forma ci voglia ridurre a pezzi di ricambio da produrre, revisionare ed all occorrenza dismettere, diciamo NO.

NON RINUNCIAMO ALLA NOSTRA UMANITÀ fatta di carne. Imperfetti e folli così come forti nel superare i nostri limiti e razionali. Vari. Diversi. Nati sapendo di iniziare a morire.

Come veggenti sono decenni che urliamo che il mondo che si sta costruendo in realtà è una nave in viaggio verso il baratro.

Oggi come ieri, quando il green pass si chiamava visto, e i luoghi vietati non erano cinema e teatri bensì interi stati, rifiutiamo la logica che vuole un homo sottomesso ad un altro homo. Ed oggi rifiutiamo la sottomissione di homo a homo-cyborg.

NO AL GREEN PASS.

Per la costruzione di reti di autodifesa che diano a tutti ed ognuno la possibilità di non sottomettersi.

IMMUNIZIAMOCI DAL TECNO-CAPITALE.

Per evitare che continuino le trasformazioni sociali che imporranno una trasformazione radicale e profonda della specie umana.

Noi, umani specie tra le specie della biosfera chiamata pianeta Terra. Noi, gli umani, dichiariamo ostilità alle macchine del potere. Contro le tecnoscienze dei laboratori di stravolgimento dell esistente, posto ivi sotto stretto controllo.

Noi, gli umani, consapevoli di essere nati liberi e che vogliono vivere liberi fino alla morte.

Noi, gli umani.

WE THE HUMANS.

3 anni fa
Piazza Castello - Torino
Torino, piazza Castello, di fronte alla Prefettura
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