RiseUp4Rojava - Giornate Di azione Internazionale - Torino
6/7 Settembre: giornate internazionali di azione della campagna RoseUp4Rojava, a sostegno della Rivoluzione in Siria del Nord e contro le collaborazioni militari, politiche ed economiche con la Turchia. Dallo scorso Dicembre l'esercito turco ammassa truppe lungo il confine con la Siria per attaccare la Rivoluzione Confederale nella Siria del Nord-Est. Le potenze internazionali che agiscono nell'area (principalmente la Coalizione Internazionale guidata dagli USA e la Russia) perseguono i propri interessi politici ed economici: non appena se ne presenterà l'occasione saranno pronte a sacrificare la popolazione siriana e le Forze Siriane Democratiche, utili fintanto che sono state le uniche in grado di sconfiggere l'ISIS. Mentre il cantone di Afrin è ancora occupato dall'esercito turco in collaborazione con bande jihadiste, non è solo la rivoluzione in Siria del Nord ad essere sotto attacco, ma ogni regione nella quale il movimento ispirato da Abdullah Ocalan sta lottando per una vita libera. Nel Kurdistan del Nord (Turchia) la popolazione si è sollevata contro l'oppressione fascilo-islamista del regime di Erdogan. Nel Kurdistan iracheno la guerriglia del Pkk resiste all'esercito turco che continua i bombardamenti e l'occupazione militare, causando quotidianamente morti civili. Il campo profughi di Maxmur è stato bombardato e da settimane è sotto assedio. Gli stati occidentali e l'Italia hanno precise responsabilità nel consentire e favorire questa situazione drammatica, perché per chi sta al potere il profitto viene prima di tutto. La Turchia ha ricevuto miliardi di euro dall'Unione Europea con i quali ha comprato mezzi militari e ha costruito un muro di 800km per fare il gendarme dei flussi migratori. Anche delle aziende italiane (per esempio Leonardo e Unicredit..) fanno affari in Turchia favorendo e coprendo i misfatti di Erdogan in nome del profitto. Mentre il sistema in cui viviamo ha portato alla distruzione delle foreste in Siberia e Amazzonia, mentre migliaia di migranti muoiono nel Mediterraneo per le politiche razziste dei nostri governi, mentre le donne in ogni parte del mondo insorgono contro il patriarcato, noi abbiamo il dovere di sostenere la rivoluzione che, in guerra così come nella vita quotidiana, sta costruendo un'alternativa basata sulla libertà delle donne, sul rispetto dell'ambiente, sull'economia cooperativa e la democrazia dal basso
5 anni fa
Piazza Castello, Torino
Torino, piazza Castello
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