Assemblea Cittadina Rise Up For Rojava
❗️Guerra turca alla Siria del Nord: giorno 16 (Giovedì 24 ottobre 2019) 🇹🇷 Nonostante a seguito dell'accordo russo-turco la situazione sembri più calma, proseguono le operazioni di aggressione a breve raggio della Turchia per espandere il controllo militare verso est e sud delle zone occupate. 💣 Nelle aree circostanti Til Tamer e Serakanyie si sono verificati attacchi da parte delle milizie jihadiste e bombardamenti dei droni turchi contro obiettivi civili. L'esercito turco sta minando le strade attorno ai villaggi ancora nelle mani delle SDF, per impedire alla popolazione di uscire e agli aiuti di arrivare: proprio a causa di ciò un ragazzo di 11 anni è morto e altre due persone sono rimaste ferite, sulla strada verso Hasakah. ⚔ A Manbji e Ayn Issa le SDF e le milizie jihadiste stanno combattendo da ieri sera, mentre i campi agricoli vicino Serakanyie vengono circondati e attaccati. I civili si difendono come possono, attraverso proprie milizie di autodifesa. 🏴 Nella giornata di ieri, quattro autobombe sono esplose in differenti località: Qamishlo, al-Hol, vicino Hasakah e a Raqqa. Non tutti gli attentati sono stati rivendicati da Daesh, il che significa che l'insorgenza jihadista si sta estendendo anche ad altri gruppi. --------- PROSSIMA ASSEMBLEA CITTADINA MERCOLEDì 30 OTTOBRE 2019: H 19.30 APERITIVO BENEFIT A SEGUIRE H 21 ASSEMBLEA PLENARIA --------- Le richieste dell'Assemblea di Torino del 16 Ottobre 2019 Vogliamo azioni concrete ed efficaci: -Vogliamo che il governo italiano sospenda tutte le forniture belliche, a partire proprio da quelle in corso. -Vogliamo che il governo e il parlamento si impegnino per la chiusura dello spazio aereo sulla Siria del Nord e dell’Est, promuovendola tra gli stati membri della NATO. Qualora gli altri stati membri non l’approvassero., si aprano le procedure per far uscire l’Italia dall’Alleanza Atlantica. In quest’epoca, non c’è alcuna ragione per cui l’Italia debba sostenere i costi e gli oneri di tale alleanza militare. -Ritiro immediato di tutti i soldati italiani della missione NATO “Active Fence” in Turchia. -Interruzione di qualunque rapporto economico con la Turchia: l’accordo del 2015 tra UE e Turchia per la gestione dei flussi migratori ha già portato a versare nelle casse turche 6 miliardi di euro. Questo accordo è frutto di politiche scellerate che hanno acuito l’emergenza migratoria e hanno messo nelle mani di Erdogan un’arma di ricatto nei confronti dei paesi comunitari. Qualunque forma di finanziamento nei confronti dello stato turco deve essere immediatamente sospesa e l’accordo sui migranti reciso. Ribadiamo che la nostra presa di posizione non è esclusivamente a difesa del popolo curdo, ma del progetto politico della Rivoluzione Confederale in Siria del Nord e dell’Est e per una soluzione politica al conflitto in Medioriente, per una società libera e giusta. Per questo ci rivolgiamo anche al popolo turco perché fermi questa invasione ribellandosi alle decisioni del presidente Erdogan. Ci rivolgiamo anche alle comunità di tutti i popoli mediorientali espatriate in Italia perché si uniscano alle manifestazioni contro l’invasione della Siria del Nord.
5 anni fa
Palazzo Nuovo
Via Sant'Ottavio 20 a Torino
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