Domino's punisce? I lavoratori protestano e non sono soli!
Ieri sera un ciclista è stato investito in via San Donato da un pirata della strada che dopo averlo trascinato per qualche metro è scappato, il ragazzo è stato portato all’ospedale in codice rosso. Ieri sera un rider è stato investito in via San Donato da un pirata della strada che dopo averlo trascinato per qualche metro con la macchina, è scappato. Il ragazzo è stato portato all’ospedale in codice rosso ed al momento si trova in coma nel reparto di rianimazione del Giovanni Bosco Ieri sera un rider che ha un contratto di collaborazione con Glovo è stato investito da un pirata della strada. Il ragazzo è uno dei tanti che sfrecciano per le nostre strade nella notte senza luci, né casco, né assicurazione: quasi una tragedia annunciata. Ieri sera Zohaib è stato investito mentre stava lavorando per Glovo. L’azienda "propone" dei contratti di collaborazione occasionale. Questi oltre che essere inutili al fine di rinnovare il suo permesso di soggiorno, non danno neanche nessun obbligo all’azienda di fornire i dispositivi di sicurezza (casco e luci) né un’assicurazione. Ovviamente se nelle migliori delle ipotesi si dovesse svegliare dal coma, si troverà senza lavoro, senza punteggio, senza soldi, senza risarcimento, senza niente. E con tutta probabilità con migliaia di euro necessari per riabilitazione, spese mediche, spese di vita. Ieri sera Zohaib che lavora per Glovo è stato investito da un’auto in via San Donato. Noi rider veniamo assunti con un contratto da collaborazione occasionale quindi l’azienda non deve fornirci nessun dispositivo di protezione individuale né un’assicurazione. Il lavoro viene pagato a cottimo quindi più ordini fai, più guadagni. Più corri e ti prendi dei rischi, più guadagni. Più ordini fai, più ti sale il punteggio e potresti trovare delle ore “libere” in cui guadagnare. Qualunque condizione meteorologica ci sia devi correre e consegnare sennò ti scende il punteggio (Glovo è aperto qualunque condizione meteo ci sia, 7 giorni su 7, 18 ore su 24 ore). Ogni ordine viene pagato una miseria quindi ti scopri a correre da una parte all’altra della città per 1,60 euro più 40 centesimi al km di consegna. In una serata di tre ore torni con circa 5-6 euro all’ora in tasca per correre come un forsennato su e giù per la città tra un ristorante ed un quarto piano senza ascensore, per consegnare un panino, una pizza o un hamburger del MC Donald, con il sole, la pioggia, la grandine, temperature di -10 come di 40 gradi e, se volessi rifiutarti di fare il turno per quella sera, ti viene abbassato il punteggio e troveresti meno ore in cui lavorare. Questo tipo di contratto permette a Glovo (ed alle sue simili come Uber Eats, Deliveroo, Just Eat) di abbassare ai minimi termini i salari e le spese (le tasse magari le evade tenendo la sede in paesi terzi) ed avere ritmi di crescita devastanti scaricando qualsiasi rischio sul lavoratore. È notizia di pochi giorni fa che Glovo attraverso l’ultimo round di finanziamenti ha raggiunto la valorizzazione di un miliardo. La startup viaggia con ritmi di crescita strabilianti vogliamo quindi fare i complimenti alla manager italiana Elisa Pagliarani ed al CEO Oscar Pierre per il loro straordinario acume negli affari e per la loro capacità di guardarsi allo specchio ogni mattina senza sputarsi in faccia, fate schifo. Appena ci saranno notizie di Zohaib le comunicheremo sui soliti canali. Ci vediamo alle 18 in Piazza Statuto. https://www.facebook.com/DeliveranceProject/?hc_ref=ARRVZNzwwhUlvLMwlQQfCIIU2HJAdAF0aLhwmogpY3oi_GQi8s5H2GyA5dK3OIyPqAo
4 anni fa
Piazza Statuto
Piazza Statuto, Torino
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