Presentazione del libro "Lo sciopero delle donne" con le curatrici Alisa Del Re e Bruna Mura. --> A seguire apericena benefit Non Una di Meno Torino verso l'8M! Dalla sua nascita il Tavolo lavoro Non Una Di Meno cerca di costruire pratiche che permettano di combattere sfruttamento e ricattabilità delle lavoratrici proprio partendo dall'intreccio tra produzione e riproduzione. Parlare di lavoro, o meglio di lavori, delle donne significa necessariamente doversi confrontare non solo con il lavoro salariato, ma anche con tutto quell'insieme di attività, comportamenti, emozioni e relazioni che sono necessarie al mantenimento della vita: sessualità, educazione dei/lle bambini/e, cura di anziani e malati, preparazione dei pasti, le questioni legate all'alloggio (la riproduzione, appunto). Tutte questo insieme noi lo riconosciamo come lavoro riproduttivo, grande rimosso della società che mai l'ha riconosciuto come lavoro poiché considerato "naturale". Eppure, questo insieme di attività così naturali e istintive grava da sempre sulla vita delle donne a causa del ruolo che ci è stato assegnato (mogli, madri, figlie), dei luoghi in cui siamo state recluse (le mura domestiche), della sfera che ci è considerata propria (il privato). Lo sciopero delle donne indaga nei suoi testi queste due dimensioni di lavoro produttivo e riproduttivo la cui relazione oggi sta diventando paradigmatica per tutta l'impalcatura sociale, italiana e non, espandendosi come modello dei "nuovi lavori". In questo senso il corpo delle donne è l'esperimento precursore dell'assetto che sta prendendo il lavoro oggi e per questo centrale nella lotta per l'autonomia economica (attraverso il reddito di autodeterminazione incondizionato e universale e il salario minimo)e un welfare universale, gratuito e accessibile.