Corteo studentesco / 21 Febbraio
21 FEBBRAIO: STUDENTI E STUDENTESSE SI RIPRENDONO LE STRADE DI TORINO ! A seguito di due assemblee studentesche cittadine partecipate, è emersa la necessità di mobilitarsi ancora. Da questi momenti di confronto tanti sono i temi venuti alla luce, tutti con un comune denominatore: QUESTA SCUOLA NON LA VOGLIAMO ! Le questioni che ci spingono a incontrarci e rivendicare un sistema d’istruzione radicalmente diverso sono molteplici e comuni a molti e molte di noi; la condizione diffusa nelle scuole di Torino è l’ALIENAZIONE, facendoci studiare per diventare tranquilli e produttivi. Tutto ciò che vogliono è omologarci, privarci di un pensiero critico che parta da noi, dalle nostre esperienze e dalla vita vera, senza valorizzare la nostra soggettività. Osservando ad occhio nudo le nostre scuole, balena agli occhi quanto esse siano prive di TEMPI E SPAZI comuni e condivisi tra gli/le studenti/esse. Tutto ciò che possiamo permetterci è di scambiare due parole con i/le nostri/e coetanei/e nei tempi serrati dell’intervallo, per poi tornare passivamente ad assumere informazioni nozionistiche selezionate sulla base di ciò che vorrebbero che fossimo un giorno. Questo modello di indottrinamento determina però, non solo il tempo che passiamo a scuola ma anche la nostra sfera personale, dettata dalle contingenze e dalle scadenze scolastiche, al tutto si aggiunge una COMPETITIVITA’, voluta per abituarci a un sistema che ci vuole divisi/e e l’uno/a contro/a l’altro/a. Questo è il modello ANSIOGENO in cui siamo immersi/e, questo è quello che vogliamo distruggere! Ci sono anche diverse condizioni materiali che quotidianamente viviamo come l’EDILIZIA fatiscente delle nostre strutture, abbiamo scuole in cui piove nelle aule, riscaldamenti singhiozzanti, tapparelle rotte, bagni non funzionanti e la lista potrebbe andare avanti ancora per molto; queste situazioni sappiamo essere conseguenza del fatto che per le istituzioni la scuola assume l'ultimo posto in termini di priorità, e ciò comporta un versamento di FONDI evidentemente insufficiente a coprire tutte le necessità dei nostri istituti. Ciò che non manca alle nostre scuole, però, è una vetrina da esposizione al pubblico sempre impeccabile; a ricevere manutenzione sono le facciate esterne, le entrate, l'apparecchiatura tecnologica riservata a qualche attività specifica superflua (spesso inutilizzate), insomma tutto ciò che aiuta a svendere quella scuola come la miglior merce sul mercato. Città Metropolitana, l'Ufficio Scolastico Regionale e istituzioni annesse adesso si assumono il piano ecologico in modo del tutto ipocrita, cercano di "cavalcare l'onda", " seguire la tendenza", promuovendo progetti sensazionali come la raccolta differenziata e le borracce (!!!) e al contempo facendo tenere qua e là, magari qualche lezione di riconversione verde dall'ENI o perchè no, concedendo qualche studente/essa al lavoro gratuito, con l'ALTERNANZA per la stessa multinazionale o per altre simili, inculcando nei/nelle giovani l'idea che sia giusta la riproduzione del modello distruttivo che ha messo di fatto il pianeta in ginocchio. Abbiamo centinaia di contraddizioni nel sistema scolastico che ricadono sulle spalle di noi studenti/esse, le dimissioni di Fioramonti ne sono un'esempio, specchio di un'INSTABILITA' ISTITUZIONALE che si perpetra da tempo, dato che sulle poltrone del ministero dell'istruzione ce la si spartisce solo su rapporti influenti e giochi di potere. Non vogliamo più sentirci succubi di una scuola che ci rovina la vita, che diventa il nostro peggior incubo; vogliamo un'istruzione che parta da ciò che siamo, senza considerarci tavole bianche da riempire. Vogliamo un accesso all'istruzione totalmente e realmente gratuito, senza contributi volontari da pagare (che volontari non sono) o centinaia di euro da spendere in libri e strumenti per lo studio. Vogliamo volerci andare a scuola. BASTA OPPRESSIONE SCOLASTICA, CI RIPRENDIAMO TUTTO!
4 anni fa
Piazza Albarello
Piazza Arbarello, 10122 Torino
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