๐๐ข๐ฅ๐ง๐๐ข ๐ฎ ๐ ๐๐๐๐ก๐ข๐ต๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐ฬ, ๐๐๐๐๐๐ฬ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐ฬ ๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐!โ ๐๐ก ๐๐๐ฅ๐๐ฉ๐๐ก๐๐จ๐ข๐ค: ๐๐ง๐๐จ๐ ๐ ๐ง๐๐จ๐ฉ๐ง๐ช๐ฉ๐ฉ๐ช๐ง๐๐ฏ๐๐ค๐ฃ๐ In queste fasi di emergenza e pandemia stiamo vivendo un passaggio epocale del capitalismo. Non si tratta di una novitร : รจ da decenni che assistiamo alle sue trasformazioni, ma in questa situazione stanno emergendo con piรน forza e violenza, cogliendoci impreparati. In centinaia dโanni, il capitalismo ha avuto bisogno di sfruttare moltitudini di esseri umani e di saccheggiare terre e risorse attraverso strumenti e tecniche sempre differenti, a seconda dellโepoca storica, della composizione sociale, del sistema economico presente e della latitudine in cui agiva. Il risultato e gli obiettivi sono perรฒ sempre stati gli stessi: accumulare con violenza e sfruttamento. Il solo uso della forza esplicita e tradizionale non sempre basta. Per questo, le armi si affinano, si modificano, si adeguano. Nella parte di mondo in cui viviamo, stiamo assistendo a un periodo di ridistribuzione dei poteri e di trasformazione del sistema capitalistico tradizionale di impronta industriale, che non ha certo cessato di esistere in tutto il mondo. La difficoltร dellโaccumulazione richiede nuove strategie, maggiore sfruttamento umano, continui e gravi saccheggi e devastazioni di territori e risorse. Davanti a noi, il capitalismo non si presenta come un blocco monolitico: al suo interno le lotte per il potere e lโegemonia non cessano di susseguirsi. I pochi e le multinazionali che ne escono vincitori accumulano sempre piรน potere e ricchezze, mentre si assiste a un impoverimento di massa e a un peggioramento della qualitร della vita. Tra le forme di ristrutturazione capitalistica, vi รจ quella che รจ stata nominata il capitalismo della sorveglianza(1), in cui il ruolo della tecnologia รจ sempre piรน profondo e capillare. In questo contesto, lโesperienza umana diventa una materia prima gratuita per pratiche commerciali nascoste di estrazione, predizione e vendita. Il comportamento umano รจ continuamente sotto controllo e attraverso queste forme di sorveglianza globale le esperienze personali diventano fondamentali per predire comportamenti futuri e desideri. Il concetto stesso di umanitร viene messo in discussione: gli esseri viventi sono considerati non solo come corpi da sfruttare, ma anche come fasci di dati da cui trarre profitti e informazioni utili a orientare le scelte future. Si tratta di una logica economica parassita nella quale la produzione delle merci e dei servizi รจ subordinata a una trasformazione comportamentale degli individui e delle masse. Ogni sfera della vita umana, anche quelle immateriali, vengono colonizzate e i comportamenti plasmati. Questa crisi e queste ristrutturazioni hanno effetti pervasivi in ambito economico-lavorativo, politico, sociale, sanitario ed ecologico. (1)๐๐ฉ๐ฐ๐ด๐ฉ๐ข๐ฏ๐ข ๐ก๐ถ๐ฃ๐ฐ๐ง๐ง , ๐๐ญ ๐ค๐ข๐ฑ๐ช๐ต๐ข๐ญ๐ช๐ด๐ฎ๐ฐ ๐ฅ๐ฆ๐ญ๐ญ๐ข ๐ด๐ฐ๐ณ๐ท๐ฆ๐จ๐ญ๐ช๐ข๐ฏ๐ป๐ข, ๐ช๐ญ ๐ง๐ถ๐ต๐ถ๐ณ๐ฐ ๐ฅ๐ฆ๐ญ๐ญโ๐ถ๐ฎ๐ข๐ฏ๐ช๐ต๐ขฬ ๐ฏ๐ฆ๐ญ๐ญโ๐ฆ๐ณ๐ข ๐ฅ๐ฆ๐ช ๐ฏ๐ถ๐ฐ๐ท๐ช ๐ฑ๐ฐ๐ท๐ฆ๐ณ๐ช, 2017 โ ๐๐ฃ ๐๐ฉ๐๐ก๐๐: ๐ก๐ ๐ฅ๐๐ง๐ฉ๐ ๐๐ฃ ๐๐๐ข๐ฅ๐คDa piรน di trentโanni, la gestione aziendale della sanitร ha comportato continui tagli e privatizzazioni. Il sistema sanitario รจ stato smantellato e deturpato a tal punto da rendere sempre piรน difficile lโaccesso alle cure per chi non ha il portafogli gonfio. Cosรฌ, mentre le risorse destinate alla sanitร sono state sempre meno, lโindustria bellica viene lautamente sovvenzionata. Le guerre e gli affari economici e militari non si sono fermati neanche con la pandemia, portando migliaia di persone a muoversi dai propri paesi di origine verso lโEuropa e i paesi ricchi, attraversando deserti, mari, centri di detenzione. I lavoratori sono sempre piรน sfruttati e sacrificati in nome del profitto dei loro padroni. Con il โmiracoloโ dello smart working avremo individui ancor piรน soli e atomizzati. La scuola, giร segnata da una deleteria aziendalizzazione, da una consistente precarizzazione degli insegnanti con conseguenze sulla qualitร della didattica, ha oramai la sola funzione di creare nuovi sudditi, nuovi consumatori, nuovi padroni e nuovi schiavi. La didattica online, introdotta in tempi di pandemia, ha contribuito alla dissuasione e allโaffievolimento delle interazioni e delle relazioni tra gli individui, tentando di evitare concrete possibilitร di incontro, protesta e crescita collettiva. Gli emigrati e le emigrate non versano certo in condizioni migliori. Sia nelle cittร che nelle campagne, dove si produce il cosiddetto made in Italy, i lavoratori immigrati vivono in condizioni di sfruttamento e schiavitรน. La necessitร di un maggior numero di lavoratori nel settore agricolo, richiesta a gran voce da Coldiretti e Confindustria, ha portato allโinserimento nel Decreto โRilancioโ del 13 maggio 2020 di una misura per regolarizzare una parte degli emigrati che vivono in Italia. Questa sanatoria non permetterร agli immigranti di ottenere documenti e permessi di soggiorno a lungo termine e rinnovabili, ma solo a garantire ai padroni di non perdere profitti e allo stato di regolarizzare la schiavitรน. โ ๐โ๐ค๐ฅ๐๐ง๐๐ฏ๐๐ค๐ฃ๐ โ๐๐๐ฉ๐ง๐ค๐ซ๐คโ ๐ ๐๐ก๐ ๐๐จ๐ฅ๐ก๐๐๐๐ฉ๐ ๐๐ฃ๐ฉ๐๐ฃ๐ฉ๐ ๐๐๐ก๐ก๐ค ๐๐ฉ๐๐ฉ๐คIn questo contesto socio-politico, il 13 maggio 2020, a Bologna si รจ conclusa una lunga indagine che ha portato allโarresto di sette compagni e compagne, mentre per altri/e cinque รจ stato disposto lโobbligo di dimora a Bologna con rientro notturno. Lโaccusa รจ di associazione sovversiva con finalitร di terrorismo (270bis). La Procura di Bologna si รจ espressa in questi termini, mostrando le sue intenzioni: ยซIn tale quadro, lโintervento, oltre alla sua natura repressiva per i reati contestati, assume una strategica valenza preventiva volta a evitare che in eventuali ulteriori momenti di tensione sociale, scaturibili dalla particolare descritta situazione emergenziale, possano insediarsi altri momenti di piรน generale โcampagne di lotta antistatoโ oggetto del citato programma criminoso di matrice anarchicaยป. Gli elementi raccolti per la convalida di queste misure sono legati alle lotte che i nostri compagni e le nostre compagne portavano avanti nel loro territorio, espresse nel portare solidarietร ai reclusi nelle carceri e nei CPR (ricordiamo la recente presenza solidale sotto il carcere della Dozza durante la rivolta dei primi giorni di marzo e la lotta contro lโapertura del CPR di Modena), in cortei non autorizzati, affissioni di manifesti e diverse iniziative pubbliche. Per rincarare la dose sono stati inseriti nellโinchiesta il sabotaggio di unโantenna della televisione piรน altri danneggiamenti e imbrattamenti. Lo scopo dello Stato, dunque, non รจ colpire solo le pratiche, alle quali ci sentiamo comunque solidali, ma punirne anche il solo pericolo presunto, cioรจ lโintenzione e le possibilitร che essa apre. Di conseguenza, ci pare chiaro che in questo contesto repressivo non si inserisca solo una cosiddetta minoranza radicale, ma ogni forma di lotta contro un mondo di sfruttamento e barbarie. Infatti, la repressione di Stato e Polizia non ha mancato di colpire i lavoratori che si sono ribellati contro condizioni sempre piรน precarie, ricattabili e ritmi di lavoro asfissianti. Un esempio รจ quello dei lavoratori del magazzino della TNT di Peschiera Borromeo (MI) che, allโinizio di maggio, hanno occupato il magazzino per due giorni per protestare contro la sospensione di cento lavoratori interinali di Adecco e sono stati sgomberati e repressi da unโingente forza di polizia e carabinieri, e nella sede di Bovisa (MI) sgomberati con lโintervento dellโesercito. Ad essere colpito รจ stato anche chi, in condizioni di miseria e povertร , si รจ trovato costretto ad occupare una casa o a non poter piรน pagare lโaffitto ed essere di conseguenza messo sotto sfratto e sgomberato. ร successo anche nel periodo della quarantena nei quartieri di Corvetto e San Siro, dopo che il Comune di Milano aveva dichiarato di sospendere gli sfratti e gli sgomberi fino al 30 giugno e diffondeva con tutti i suoi mezzi di comunicazione lโindicazione di restare a casa per non diffondere il Covid-19. Anche nelle carceri sovraffollate ci sono state forti rivolte. I detenuti, che durante lโemergenza del Covid-19 si sono ribellati per la privazione di misure e tutele sanitarie necessarie, ammassati in piccole celle, sono stati repressi con pestaggi, privati del vitto e delle cure mediche e trasferiti in altre carceri. Queste rivolte sono costate quattordici morti per mano dello Stato. Quanto รจ successo nelle carceri italiane e di tutto il mondo non รจ da considerarsi unโeccezione, perchรฉ il problema รจ insito nella natura stessa dellโistituzione-carcere, coercitiva e autoritaria.La repressione ha trovato nuove possibilitร per ampliare il suo raggio dโazione e coinvolge sempre piรน persone.Il controllo dellโindividuo e della societร si attua capillarmente non solo attraverso posti di blocco, ma anche con lโutilizzo di droni, autocertificazioni, elicotteri, check-point e telecamere intelligenti. In questi ultimi mesi, quasi lโintera popolazione รจ stata soggetta ad una forte restrizione nella libertร di movimento. I controlli di Polizia sono aumentati in maniera consistente, con lโulteriore supporto dellโEsercito Italiano che ha assunto anche il ruolo di pubblico ufficiale. Un esempio eclatante di uso della forza da parte dei militari si รจ verificato durante il picchetto dei lavoratori in sciopero della Bartolini di Sedriano (MI).โ ๐๐ค๐ข๐ฅ๐๐๐ข๐ค ๐ก๐ ๐ฃ๐ค๐ง๐ข๐๐ก๐๐ฉ๐ฬ Ci insegnano a vivere ognuno per sรฉ, ognuno nella sua sfera privata e impermeabile, ad essere indifferenti alle ingiustizie, a produrre e consumare solo per noi stessi, a immiserirci in guerre tra poveri e cannibalismo sociale. Non รจ questo il sistema in cui vogliamo vivere. Continueremo a lottare per un mondo basato su valori di solidarietร e mutuo appoggio, creando comunitร lontane da delega e autoritร dove ogni individuo รจ promotore delle proprie istanze. Durante il lockdown una frase si รจ diffusa velocemente in tutto il mondo: ยซ๐ต๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐ฬ, ๐๐๐๐๐๐ฬ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐ฬ ๐ฬ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐ยป.Pensiamo che sia davvero necessario interrompere il prima possibile questo ritorno alla normalitร . Per farlo ci sarร bisogno di tutti noi, di tutte le nostre capacitร e del nostro coraggio, perchรฉ la soluzione รจ mettere in discussione il sistema mortifero del capitalismo e avanzare altre proposte. In tre o in tremila, nei magazzini o nelle piazze, davanti alle case occupate o sotto le mura delle galere e CPR, nei picchetti o nei sabotaggi, in cittร o in montagna...๐๐ค๐ฉ๐ฉ๐๐๐ข๐ค ๐๐ฃ๐จ๐๐๐ข๐. ๐๐ค๐ฉ๐ฉ๐๐๐ข๐ค ๐๐๐๐๐ฃ๐๐๐ฬ ๐๐ ๐ฆ๐ช๐๐ก๐ก๐ ๐ฃ๐ค๐ง๐ข๐๐ก๐๐ฉ๐ฬ ๐ฃ๐ ๐ง๐๐จ๐ฉ๐๐ง๐ฬ ๐จ๐ค๐ก๐ฉ๐๐ฃ๐ฉ๐ค ๐๐ก ๐ง๐๐๐ค๐ง๐๐ค.๐พ๐๐ ๐๐๐๐๐ผ ๐๐๐ ๐ฬ' ๐๐ผ๐ ๐๐๐๐๐๐๐ฝ๐๐๐๐ผฬ' ๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐ผ๐๐ผ๐๐๐๐๐ผ ๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐ด๐๐ก๐๐๐๐๐๐ก๐๐๐๐ ๐ก๐/๐ โ ๐ฎ๐ฌ ๐๐๐จ๐๐ก๐ข ๐ฎ๐ฌ๐ฎ๐ฌ โ โ ๐๐ข๐ฅ๐ง๐๐ข ๐ ๐ ๐๐๐๐ก๐ข โ ๐ผ๐ฟ๐ฒ ๐ญ๐ฒ ๐ฐ๐ผ๐ป๐ฐ๐ฒ๐ป๐๐ฟ๐ฎ๐บ๐ฒ๐ป๐๐ผ ๐ฝ๐ถ๐ฎ๐๐๐ฎ๐น๐ฒ ๐๐ผ๐ฟ๐ฒ๐๐ผ, ๐ฎ๐ป๐ด๐ผ๐น๐ผ ๐๐ถ๐ฎ๐น๐ฒ ๐ฃ๐ฎ๐ฑ๐ผ๐๐ฎ.๐บ๐บ ๐๐ผ๐ฟ๐ฒ๐๐ผ.