Punto info antimilitarista

Venerdì 19 giugno

ore 16:30

Punto info antimilitarista in via Po, 16 - Torino

"I cacciabombardieri F35? Valgono centocinquantamila terapie intensive. La portaerei Trieste? Cinquantamila respiratori polmonari. Una manciata di blindati e un elicottero? Trecentotrentamila posti letto oppure dieci miliardi di mascherine.

La produzione bellica non si è mai fermata.

L’industria bellica non ha mai smesso di funzionare a pieno regime, perché la guerra per il governo Conte è un motore “essenziale” dell’economia, un tassello indispensabile per i giochi di potenza a livello planetario.

Mentre cacciabombardieri, elicotteri da combattimento, missili e droni venivano prodotti dalle varie industrie piemontesi, la gente continuava ad ammalarsi senza ricevere cure adeguate. Dopo due messi e mezzo la prevenzione è ancora un’utopia, mentre visite ed esami specialistici per altre patologie restano pressoché azzerati.

Le spese militari in Italia crescono da anni, così come i tagli alla sanità.

Nel 2020 sono stati stanziati circa 26,3 miliardi in spese militari, un miliardo e mezzo in più rispetto al 2019. 5,9 miliardi di euro sono destinati all’acquisto di nuovi sistemi d’arma.

Provate a calcolare quanti posti letto, quanti ospedali, quanti tamponi, quanta ricerca si potrebbe finanziare con questi 26 miliardi e rotti di euro. Avrete la misura della criminalità di chi ci governa oggi e di chi ci ha governato in questi anni.

In piena pandemia il governo ha deciso di acquistare per la Marina Militare due sommergibili dal costo di 1,3 miliardi di euro, che saranno costruiti da Fincantieri.

Le armi italiane, in prima fila il colosso pubblico Leonardo, sono presenti su tutti i teatri di guerra.

Le 36 missioni militari all’estero, al servizio dell’imperialismo tricolore, costano 1,3 miliardi l’anno.

In questi mesi il governo ha provato a renderci complici di una strage di stato, soffocandoci di retorica patriottica e coprendoci con un sudario tricolore.

L’unione sacra degli italiani nella “guerra” al coronavirus, il sacrificio della libertà per il bene di tutti. Una favola che si scioglie di fronte ai cacciabombardieri prodotti a Cameri, mentre alle persone ammalate venivano prescritti tachipirina e scongiuri.

Negli ultimi 10 anni sono stati tagliati 43.000 posti di lavoro nella sanità. In Italia ci sono 3,2 posti letto ogni mille abitanti, contro i 4,7 della media europea. In Germania sono otto: inutile chiedersi perché lì la diffusione dell’epidemia sia stata controllata molto meglio che da noi. In Italia i posti letto (15mila euro l’uno) sono calati del 30 per cento tra il 2000 e il 2017.

I responsabili siedono in tutte le poltrone rosse del parlamento.

Vivere o morire non dipende dal destino. Decidono governo e padroni.

Gli anziani sacrificati nelle RSA mentre si costruivano sommergibili da guerra sono l’emblema di regole sociali che è nostro impegno spezzare. Noi siamo con chi sciopera per non morire di lavoro, con chi resiste alla militarizzazione ed ha creato reti solidali."

Assemblea Antimilitarista – Torino