La settimana scorsa Assodelivery, associazione di categoria delle aziende del food delivery, ha firmato un accordo (chiamato impropriamente CCNL) con Ugl-Anar, noto sindacato di destra supportato da un gruppo di fattorini filoaziendali.
Questo CCNL non solo non offre nessun tipo di tutela, ma anzi, peggiora in maniera sostanziale le nostre condizioni, già precarie, di lavoro (nel merito abbiamo scritto questo testo https://www.facebook.com/DeliveranceProject/posts/3532365620117372).
Se questo già è grave ci sembra però importante ribadire quali sono le responsabilità di questa situazione e soprattutto quali sono le soluzioni, per cui da anni lottiamo in molteplici modi: dagli scioperi alle contestazioni, fino al processo Foodora, che ha stabilito in Cassazione il nostro diritto alle tutele piene.
Sono ormai passati anni da quando l'ex ministro del lavoro Di Maio ha dichiarato che ci avrebbe resi lavoratori subordinati, da lì è partito un tavolo di contrattazione che si è risolto in niente. C'è stata poi una prima legge, assolutamente insufficiente. Poco dopo la palla è passata nelle mani della ministra Catalfo che ha di nuovo proposto un'altra legge, con qualche parziale tutela, ma soprattutto in cui era previsto lo spazio per un accordo tra i sindacati più rappresentativi (de che?) e le aziende. Ad agosto ha infine aperto un'ulteriore contrattazione con sindacati confederale e aziende, salvo trovarsi la settimana scorsa con un accordo firmato e controfirmato (quello di cui parlavamo ad inizio testo) che ha indispettito il carrozzone di politicanti, speranzosi di costruirsi la carriera con la risoluzione del "problema rider".
In tutto ciò le lotte sono andate avanti, indipendenti e forti, nelle strade delle città. Questa è la strada maestra per pretendere e prendersi i diritti e tutele piene, la stessa che ha reso evidente il problema e che creerà la soluzione. Le risposte alle domande che si fanno nei tavoli governativi, sindacali ed aziendali sono già chiare per la strada e tra i colleghi.
Vogliamo essere considerati lavoratori subordinati, che vuol dire non dover subire il ricatto dei 5000 euro, quello del ranking, quello del permesso di soggiorno, vuol dire avere malattia e ferie, pagamento orario e monteore garantito.
🔴 Per questo venerdì 25 settembre alle ore 14.30 abbiamo deciso di fare un corteo in bicicletta ed uno sciopero serale, che attraversi le strade della città e dia un segnale forte a chi pensa di poter decidere senza di noi quale sarà il nostro futuro. 🔴