Mentre a Torino ci sarà il salone del libro, centro di cultura e ritrovo intellettuale internazionale, le bombe su Gaza continueranno a piovere e a distruggere tutti i centri di cultura, scuole e università gazawi, il popolo palestinese vede i centri e i monumenti della propria storia culturale distrutta.

A Gaza, l'obiettivo israeliano della pulizia etnica comprende anche il "genocidio culturale":
In Palestina, a Gaza, tutti i teatri, le biblioteche, i musei, le università, le scuole, sono stati rasi al suolo. Centinaia di artisti, scrittori e poeti sono stati uccisi.

In un luogo del sapere come il salone del libro dove saranno presenti tantissim* che lavorano nell'ambito dell'informazione, giornalisti e intellettuali, vogliamo:
testimoniare e denunciare la morte di tutta la conoscenza e del rispetto del diritto internazionale.
denunciare la narrazione italiana/occidentale sottomessa alla propaganda isr
denunciare la posizione attiva del governo italiano in questo genocidio, l'unico che ancora non si è espresso sull'invasione di Rafah e sulla definitiva e ufficiale cessazione della fornitura di armi a Israele, già applicata da Germania e Stati Uniti! Le conseguenze umanitare catastrofiche che comporterà l'invasione di Rafah ci IMPONE DI PRENDERE POSIZIONE!

L'EMERGENZA UMANITARIA PIÙ GRANDE AL MONDO STA PER ESSERE SUPPORTATA A PIENE MANI DAL GOVERNO MELONI!

CI VEDIAMO L'11 ALLE 15:00 ALLA METRO LINGOTTO

BLOCCHIAMO TUTTO!
#alleyesonrafah

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