Assemblea pubblica Defend Kurdistan. Organizziamo la solidarietà!
Assemblea pubblica Defend Kurdistan. Organizziamo la solidarietà!

Dal 27 novembre assistiamo ad una ripresa su larga scala della guerra in Siria. La caduta di Aleppo nelle mani di bande jihadiste senza incontrare la resistenza delle truppe del regime siriano dimostrano la gravità del momento. Il regime turco di Erdogan sta sostenendo le milizie jihadiste Hay'at Tahrir al-Sham (HTS) e dell'Esercito Nazionale Siriano (SNA) per destabilizzare maggiormente la regione.

Al genocidio in corso a Gaza, all'invasione in Libano e ai molti teatri di guerra contro le società del Medio Oriente, ora anche la rivoluzione del Rojava ed il popolo curdo stanno subendo l'accelerazione di un attacco esistenziale ad opera della Turchia e dei suoi mercenari.

L'HTS è una formazione politico militare che ha attraversato negli ultimi dieci anni la galassia dello jihadismo islamico, legandosi dapprima all'ISIS, passando per Al Qaeda e poi mostrandosi come attore autonomo e "normalizzatore".

Il caos scatenato dall'azione congiunta di HTS e SNA ha riacceso la guerra tra forze imperialiste ed islamiste contro i popoli del Medio Oriente. La Turchia approfitta della situazione per attaccare il Rojava e l'Amministrazione Autonoma Democratica della Siria del Nord e dell'Est, minacciando un'esperienza rivoluzionaria fondata sulla convivenza pacifica tra diversi popoli, religioni, culture e lingue, un esempio di speranza e possibilità democratica nella regione.

Ancora una volta assistiamo alle manovre di stati e formazioni para-statali che fomentano la divisione e l'odio tra i popoli per garantire l'egemonia di uno stato piuttosto che un altro.

I mercenari mossi dalla Turchia stanno scoprendo il loro vero volto, malgrado i tentativi di propaganda finalizzati a legittimarsi come semplici "ribelli". Alcune donne sono state sequestrate nel quartiere di Sheikh Maqsoud (Aleppo) e sono state promesse come merce di mercato come schiave, nello stesso modo in cui ISIS si è comportata dieci anni fa a Shengal, Mosul e Raqqa. 

Centinaia di migliaia di persone stanno abbandonando le proprie case, centinaia sono i morti, di cui molti tra i civili. Il rischio di sterminio che vive in queste ore il popolo siriano è altissimo. Nessuno stato o gruppo affilliato alle logiche di potere e dominio garantirà sicurezza e protezione alle popolazioni presenti in Siria.

Seguendo gli appelli rivolti agli internazionalisti ed internazionaliste di tutto il mondo chiamiamo tutti e tutte le solidali nell'attivarsi contro le brutalità e la minaccia che attraversa la Siria e tutto il Medio Oriente.

Dieci anni dopo la liberazione di Kobane dall'ISIS, le forze democratiche siriane (SDF), le Unità di Protezione del Popolo (YPG) e le Unità di Protezione delle Donne (YPJ), stanno già resistendo in difesa dei popoli, rispondendo immediatamente all'urgenza della situazione. A differenza dell'esercito siriano gli e le abitanti dei quartieri curdi di Sheikh Maqsoud e Ashrafieh ad Aleppo hanno deciso di rimanere a combattere, indicandoci la possibilità e la via di una resistenza popolare.

Contro gli imperialismi e il fondamentalismo islamico chiamiamo a raccolta tutte le forze democratiche, associazioni, singoli cittadini/e ed organizzazioni della società civile a schierarsi al fianco della lotta di resistenza popolare e di autodifesa dei popoli del Rojava e della Siria.

Contro l'ennesimo crimine contro le popolazioni in Medio Oriente, contro l'uso del popolo siriano come strumento di contesa militare e in difesa della rivoluzione in Rojava, invitiamo a diffondere e praticare il massimo della solidarietà, ad ogni livello ed in ogni contesto!

Defend Rojava!

19 days ago
Cecchi point
Via antonio cecchi 17