Per le persone immigrate o figlie di immigrati i problemi legati ai documenti non finiscono mai: l'accesso ad ogni tipo di servizio e tutela, al lavoro, alla sanità e all'educazione è determinato da una miriade di documenti sempre più difficili da ottenere e mantenere. In Italia siamo in moltissimi/e senza permesso di soggiorno; chi ha provato la sanatoria del 2020 è stato truffato o ancora aspetta; rinnovare il permesso è difficile e le pratiche rimangono spesso bloccate in questura per tempi lunghissimi. Chi arriva in Italia è costretto a viaggi lunghi e pericolosi e poi ad aspettare in centri che sono come prigioni.
Siamo stanchi e stanche di dover comprare la residenza per rinnovare, di essere sfruttati/e per avere un lavoro e forse un contratto, siamo stanchi e stanche del razzismo quotidiano.
Alla radice di molti di questi problemi ci sono le leggi italiane ed europee sull'immigrazione: leggi che discriminano, dividono, creano marginalizzazione e precarietà; che vengono mantenute se non inasprite da ogni governo.
Perché tutto questo cambi non possiamo più aspettare una nuova legge inutile e non vogliamo più pagare avvocati e CAF che fanno profitti sulla nostra pelle.
Dobbiamo invece unirci e organizzarci insieme anche a Torino e in Piemonte, così come fanno da tanti anni in tutta Italia i nostri fratelli e sorelle: contro i CPR, contro razzismo e sfruttamento, per i documenti per tutti e tutte.
Per confrontarci ed organizzarci ci diamo appuntamento questa domenica, 20 Novembre alle 15:00, a Manituana, Largo Maurizio Vitale, 113 (vicino all’Ufficio Immigrazione della Questura).
Invitiamo a partecipare e diffondere a tutte le comunità immigrate di Torino così come tutte le realtà e le persone che vogliano organizzarsi insieme.
Questa è una lotta per migliorare la vita di tutti/e, italiane/i e immigrati/e!