𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜𝗔𝗡𝗔 𝗦𝗨𝗦𝗔𝗡 𝗔𝗭𝗭𝗨𝗥𝗥𝗔 𝗲 𝘂𝗻 𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗖𝗢𝗟𝗣𝗘𝗩𝗢𝗟𝗘
Graziana, Angelo, Susan, Azzurra
Ci hanno lasciato, uno dopo l'altra/o, senza che potessimo fare qualcosa ...
𝙎𝙀𝙉𝙕𝘼 𝘾𝙃𝙀 𝘾𝙃𝙄 𝘼𝙑𝙍𝙀𝘽𝘽𝙀 𝘿𝙊𝙑𝙐𝙏𝙊 𝙁𝘼𝙍𝙀 𝙌𝙐𝘼𝙇𝘾𝙊𝙎𝘼 𝙇𝙊 𝙁𝘼𝘾𝙀𝙎𝙎𝙀
Morti di carcere, morti di indifferenza.
Morti nel silenzio istituzionale o, peggio ancora, nelle parole balbettanti e fuori luogo di un ministro che non sa cosa fare (o lo sa benissimo ma non lo vuole fare... perchè il ministero è pieno di progetti e soluzioni operative elaborate da anni di commissioni e gruppi di lavoro, cartaccia per cassetti chiusi).
Il ministro è venuto in gita alle Vallette, si è chiuso in un ufficio, ha visitato due celle vuote, ha rifiutato di incontrare le persone detenute, è stato contestato e se n'è andato senza lasciare nessuna speranza alle persone ristrette.
Il messaggio è fin troppo chiaro: 𝒍𝒂 𝒑𝒐𝒍𝒊𝒕𝒊𝒄𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒗𝒐𝒊 𝒏𝒐𝒏 𝒇𝒂𝒓𝒂̀ 𝒏𝒖𝒍𝒍𝒂.
Potete continuare a morire nelle vostre fetide celle.
𝗘 𝗔𝗟𝗟𝗢𝗥𝗔 𝗥𝗘𝗦𝗧𝗔 𝗦𝗢𝗟𝗢 𝗟𝗔 𝗥𝗔𝗕𝗕𝗜𝗔
La rabbia di chi è inascoltato, di chi è gettato come uno scarto, un rifiuto di questa società opulenta e malata.
Ma noi saremo davanti a questo carcere a ribadire la 𝗦𝗢𝗟𝗜𝗗𝗔𝗥𝗜𝗘𝗧𝗔'a 𝗧𝗨𝗧𝗧𝗘 𝗟𝗘 𝗣𝗘𝗥𝗦𝗢𝗡𝗘 𝗗𝗘𝗧𝗘𝗡𝗨𝗧𝗘
Per ribadire che sono persone con dignità e umanità e ancora una volta grideremo con loro le nostre richieste di umanizzazione e liberazione. 𝑷𝑬𝑹 𝑪𝑬𝑪𝑪𝑨, 𝑷𝑬𝑹 𝑻𝑼𝑻𝑻𝑬 𝑬 𝑷𝑬𝑹 𝑻𝑼𝑻𝑻𝑰 !

𝑷𝒐𝒓𝒕𝒂𝒕𝒆 𝒔𝒐𝒍𝒐 𝒍𝒂 𝒗𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂 𝒓𝒂𝒃𝒃𝒊𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒅𝒊 𝒇𝒊𝒐𝒓𝒊 𝒐𝒓𝒎𝒂𝒊 𝒏𝒐𝒏 𝒆̀ 𝒑𝒊𝒖̀ 𝒊𝒍 𝒕𝒆𝒎𝒑𝒐

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