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Grideremo alto e forte che la vita in carcere, la carcerazione dentro alle pareti domestiche, la restrizione della libertร di movimento, di incontro, di lavoro, di studio e della vita quotidiana รจ SOTTRAZIONE ALLA VITA e non ci basta che queste pene detentive o misure cautelari abbiano una data di scadenza.
Nessuno restituirร loro i giorni sottratti, i giorni reclusi, la quota di vita perduta.
La procura torinese sta abbattendo la sua mano pesante contro una parte di questa societร , istituendo centinaia di processi, infliggendo il massimo della pena, rifiutando le pene alternative, utilizzando le misure cautelari come punizione preventiva e dissuasiva contro gli attivisti e le attiviste delle lotte sociali.
La sproporzione tra condanne e gravitร dei fatti รจ sempre piรน evidente e palese, come รจ altrettanto palese che lโapparato giudiziario torinese non stia svolgendo il suo ruolo di amministrazione della giustizia e della legalitร ma sia diventata lโarma per punire e soffocare il dissenso
Invitiamo quindi tutt quanti hanno a cuore le libertร civili e democratiche a manifestare la vicinanza e la solidarietร a Giorgio, a tutt i/le detenut*, agli studenti ancora ai domiciliari dopo 7 mesi,
e a tutti coloro che sono in qualsiasi modo privati della libertร a causa della repressione.
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