PARTENZA CORTEO DAL PARCO RIO CROSIO (CORSO XXV APRILE) - ASTI
H 14.30
Come CDL "Felix" rilanciamo l' iniziativa presa dall' Assemblea cittadina contro il pacchetto sicurezza.
Il 18 settembre è stato approvato alla camera il Disegno Di Legge sulla sicurezza (ddl 1660). Questo ddl rischia di istituire in Italia un vero e proprio stato di polizia. La semplice “propaganda” delle lotte sarà punibile fino a 6 anni di reclusione, essendo considerata una forma di “terrorismo della parola”. Carcere fino a 7 anni per chi si oppone agli sfratti e cerca soluzioni abitative per chi non ce la fa. Carcere immediato per madri incinte o con figli inferiori a un anno, una norma pesantemente razzista perché sbandierata esplicitamente come legge "anti-rom". Il blocco stradale, strumento recentemente utilizzato anche per richiamare l’attenzione sui disastri causati dai cambiamenti climatici, diventerà reato penale con condanne fino a 2 anni. Le proteste in carcere contro condizioni detentive disumane, compresa la semplice disobbedienza passiva a un ordine, potranno essere punite con il carcere fino a 20 anni. Lo stesso per chi protesta contro grandi opere inutili e dannose. Chi dovesse fare resistenza attiva nei confronti della polizia rischierà fino a 15 anni. 4 anni per chi resiste in modo passivo: reato subito ribattezzato “anti-Ghandi”. Al contrario, alle forze dell’ordine verrà garantita totale impunità. Queste ultime infatti potranno detenere una seconda arma personale al di fuori di quella di ordinanza e al di fuori del servizio. Siamo di fronte a una legge-manganello che ha l’evidente scopo di criminalizzare il dissenso e la povertà.
Questi provvedimenti rappresentano un salto di qualità in una stretta repressiva che è stata preparata da tutti i governi che si sono succeduti negli anni. Meloni semina nei solchi tracciati da tutti i partiti che si sono avvicendati al potere in questi anni.
Alla Camera il DDL è stato approvato con una larghissima maggioranza e con il silenzio complice delle opposizioni parlamentari. Dobbiamo essere noi a mobilitarci, partendo dal basso, dalle lotte. Quelle contro la guerra e il militarismo. Le lotte transfemministe e queer contro il patriarcato. Le lotte di studenti e insegnanti contro repressione, militarizzazione e degrado della strutture scolastiche. Le lotte per il diritto alla casa. Le lotte a fianco delle persone migranti. Le lotte contro lo sfruttamento lavorativo, contro i continui disastri causati dai cambiamenti climatici. Il fascismo sta tornando. Fermarli è possibile.