Contro la militarizzazione che da decenni procede a piè sospinto nelle strade, nelle scuole, nelle università e lungo le frontiere.
Contro la mobilitazione feroce della società tutta verso la guerra.
Contro l'intensificarsi della repressione, dove il 41bis e l’ergastolo ostativo sono l’apice che dà forma al sistema carcerario e alla società che lo necessita.
Per la creazione di complicità tra chi viene colpito dalla violenza di Stato e Capitale.
In risposta al fronte di guerra aperto dallo Stato contro nemici interni e dissidenti, di cui l’ultima operazione torinese “City” (misure cautelari a riguardo al corteo del marzo 2023 in solidarietà ad Alfredo Cospito) è l’ennesimo esempio.
Per rivendicare la presenza auto-organizzata in strada, sempre più criminalizzata, e ribadire che la risposta alla repressione è continuare la lotta!