NÉ QUI, NÉ ALTROVE!
DEPOSITO UNICO NUCLEARE - IL DIBATTITO con il Comitato Atomi Impazziti
Dopo 33 anni dall’addio nazionale all’energia nucleare col referendum del 1987, dopo la più recente bocciatura con un secondo referendum nel 2011, nel 2021 ha preso il via una procedura, sotto la responsabilità dell'azienda Sogin, che dovrebbe portare alla realizzazione di un sito unico nazionale di stoccaggio permanente dei rifiuti nucleari.
Di fronte a questa possibilità, numerosi territori tra quelli individuati come idonei si sono ribellati, giudicando il progetto diretto da Sogin un'imposizione nei confronti delle comunità, organizzandosi in comitati per la difesa de territori. Lo studio collettivo del progetto ha infatti dimostrato numerose problematiche da un punto di vista ambientale e di salute.
La questione del Deposito Unico per le scorie nucleari e la resistenza che sta generando aprono interrogativi cruciali. Quali sono i reali pericoli e le contraddizioni del progetto, e come sarebbe possibile smaltire altrimenti le scorie? Da un punto di vista politico, come è possibile, essendo ormai esausto il mito del progresso legato al capitalismo e più credibile quello del suo collasso, accettare imposizioni dall'alto in nome di un progetto di crescita fallimentare? Tanto più se parliamo di scorie nucleari, che altro non sono se non la dimostrazione delle contraddizioni di questo modello di crescita e del suo ciclo di produzione e consumo di energia. Oggi che il nucleare torna al centro del dibattito, questo caso non apre forse alla necessità di riflettere sull'energia in modo radicalmente diverso da quello proposto dal Ministero della Transizione ecologica?
Di tutto questo, ma soprattutto della lotta dei comitati contro il deposito unico e di come supportarli, parleremo con il Comitato Atomi Impazziti che opera nel canavese, a due passi da Torino, e con altri comitati territoriali che si collegheranno online.
Appuntamento Campus Einaudi, giovedì 16 alle 16.30. Non mancate!
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