Torino ore 20:11

"Sono entrato in pizzeria mostrando dallo smartphone il mio documento di identità digitale, i miei requisiti andavano bene, tutto a posto per oggi. La macchina di mia sorella ha potuto attraversare il varco all'ingresso di questo quartiere, altrimenti avrei dovuto utilizzare un mezzo in “sharing” senza restrizioni. Domani in cantiere installeranno un nuovo strumento per il controllo degli accessi, pare basterà mostrare il proprio volto per farsi riconoscere.”

Questi sono solo alcuni esempi della Smart City che prende corpo. Sono solo le prime barriere e le prime autorizzazioni a cui ci stiamo abituando: come quella rappresentata da una password (QR code) che certifica la nostra identità e la nostra adesione al protocollo in vigore. 

Varchi che si aprono e si chiudono, spostamenti tracciabili, videocamere piazzate – magari come “contrasto al degrado” -  in grado di riconoscere ciò che riprendono senza bisogno di operatori umani, rappresentano un piccolo assaggio del progetto Smart City.

/ / / Come si sta manifestando questo modello di città anche a Torino? Quali attori lo promuovono? Quali forme di resistenza sono possibili? Proveremo a riflettere e a dare forma a questi temi venerdì 5 novembre a partire dalle ora 18.00 presso il nuovo spazio occupato e liberato in via Bersezio 3.