Fiaccolata cittadina
Fiaccolata

Nelle ultime 48 ore nuovi attacchi hanno trasformato Rafah in un inferno. Netanyahu parla di un “tragico incidente di cui rammaricarsi” dicendo che l’esercito indagherà a fondo, ma sappiamo che 45 persone bruciate vive sono frutto della politica d’odio e eliminazione di Israele. Le immagini delle strutture del campo profughi in fiamme nella notte, restituiscono tutta la violenza che il sionismo è disposto a mettere in atto e tutta la disperazione che vuole instillare nella popolazione palestinese. Bombardare un campo profughi che accoglie rifugiati da Gaza city e molte altre aree della Striscia è una strategia volutamente atta a provocare terrore, tanto più che è stato Israele stesso a spingere lə palestinesi in questo luogo con false rassicurazioni. A poco o nulla servono le scuse che Netanyahu continua a mettere in campo, chiamando piani di evacuazione dei ricatti. Questi fatti sono ancora più gravi se si considera che avvengono ad appena due giorni di distanza dalla decisione della Corte Internazionale di Giustizia, che ha ordinato a Israele di fermare immediatamente l’offensiva su Rafah. Davanti a questo dobbiamo di nuovo tornare a dare un segnale di solidarietà e resistenza. Arrenderci alla violenza di Israele non è possibile, anche per noi che siamo qua. Anche dalle sedi dell’università occupata torniamo in strada con una fiaccolata che partirà da Palazzo Nuovo questa sera alle 20:30.

3 mesi fa
Palazzo Nuovo
Via Sant'Ottavio 20 a Torino
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