Giornate dei disertori
Giornate dei disertori

Giornate dei disertori

Sabato 2 e lunedì 4 novembre
Contro la guerra, il militarismo, la produzione bellica, l’occupazione militare delle periferie, il nazionalismo!
Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!
Con disertori e obiettori di tutte le guerre!

Sabato 2 novembre
No alla città dell’aerospazio! No alla città delle armi
Manifestazione antimilitarista
In via Roma 100 di fronte alla Galleria San Federico, dove ha sede il DAP – Distretto Aerospaziale Piemontese
Interventi, azioni performanti, il canzoniere antimilitarista di sTREghe, trio artistico anarcotrans - Alba, Meth, carenza503


Lunedì 4 novembre
Iniziative antimilitariste in giro per Torino
Smilitarizziamo la città!


Il 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale, in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per spostare un confine.
Durante la prima guerra mondiale, su tutti i fronti tanti disertarono e finirono la loro vita di fronte ad un plotone di esecuzione.
In memoria dei disertori e dei senzapatria di allora, in solidarietà a chi oggi diserta le guerre che insanguinano il pianeta lanciamo due giornate di informazione e lotta antimilitarista.


Come ogni anno le celebrazioni militari del 4 novembre servono a giustificare enormi spese militari, l’invio delle armi e l’impegno diretto dell’Italia nelle missioni militari all’estero, dall’Ucraina all’Africa. Guerre, stupri, occupazioni di terre, bombardamenti, torture, l’intero campionario degli orrori umani, se compiuto da uomini e donne inquadrati in un esercito, diventa legittimo, necessario, opportuno, eroico.

Noi disertiamo.
Torino punta tutto sull’industria bellica. Dicono produca ricchezza invece produce solo morte.
Leonardo e il Politecnico hanno promosso la Città dell’Aerospazio, un nuovo polo di ricerca e progettazione delle armi del futuro. È un progetto che vede protagonisti Leonardo, la maggiore industria bellica italiana e il Politecnico di Torino. Hanno il sostegno di tutti: dal comune, alla regione al governo. Quest’autunno intendono cominciare i lavori in corso Marche.
Continuiamo a metterci di mezzo. Fermarli è possibile: dipende da ciascuno di noi.


Noi disertiamo.
Stiamo assistendo ad un riarmo a livello mondiale dagli esiti imprevedibili. Sempre più concreto è il rischio di un olocausto nucleare.
L’aumento delle spese militari ed i conseguenti tagli a sanità scuole, trasporti di prossimità rendono sempre più precarie le nostre vite. Con la lotta, la solidarietà il mutuo appoggio, possiamo prenderci quello ci serve per vivere meglio.

Noi disertiamo.
Blocchiamo e boicottiamo le missioni militari dell’Italia, in difesa degli interessi neocoloniali dell’ENI e dell’industria bellica.

Noi disertiamo.

Stop all’invio di armi sui fronti di guerra! Fermiamo il massacro della popolazione palestinese a Gaza e l’escalation in atto!

Cessate il fuoco in Sudan, in Ucraina, in Russia e in ogni dove.

Noi disertiamo.
In Italia ci sono basi militari italiane, statunitensi e Nato da cui partono droni spia e rifornimenti verso l’Ucraina e Israele: inceppiamo gli ingranaggi della macchina bellica nel nostro paese.

Noi disertiamo.
Lungo i confini del Bel Paese, in mare ed in montagna, le polizie e le forze armate fanno la guerra ai migranti, che da decenni sono uccisi lungo i confini.
Apriamo le frontiere, lottiamo contro la fortezza Europa!

Noi disertiamo.
L’Italia finanzia la Libia e la Tunisia perché intercettino e blocchino le navi dei migranti e rigettino uomini, donne e bambin* nell’inferno dei campi di concentramento libici. Noi siamo a fianco della gente in viaggio. Le frontiere sono linee di nulla rese vere da uomini in armi: cancelliamole!

Noi disertiamo!
Il governo di estrema destra alimenta la retorica identitaria, i “sacri” confini, l’esaltazione della guerra. Le scuole e le università sono divenute terreno di conquista per l’arruolamento dei corpi e delle coscienze.
Fermiamoli!

Noi disertiamo.
A pochi passi dalle nostre case si producono e si testano le armi impiegate nelle guerre di ogni dove. Le usano le truppe italiane nelle missioni di “pace” all’estero, le vendono le industrie italiane ai paesi in guerra. Queste armi hanno ucciso milioni di persone, distrutto città e villaggi, avvelenato irrimediabilmente interi territori.
Lottiamo per la chiusura e la riconversione dell’industria bellica!

Noi disertiamo.
I militari sono sempre più presenti per le strade delle nostre città, nelle periferie dove si allungano le file dei senza casa, senza reddito, precari. Servono a prevenire e reprimere ogni insorgenza sociale, a mettere a tacere chiunque si ribelli ad un ordine sociale sempre più feroce. La sicurezza è casa, reddito, sanità per tutte e tutti, non soldati per le strade!
Cacciamoli da Torino! Smilitarizziamo la città!

Noi disertiamo.
Quartieri, scuole, università, piazze, luoghi di lavoro: ormai non vi è ambito sociale al sicuro dalla marea militarista montante.
Mandiamoli via!

Noi disertiamo!
Il governo con il Ddl 1660 intende reprimere duramente ogni forma di opposizione politica e sociale.
Non riusciranno a bloccare le lotte. Ci troveranno in prima fila per bloccare la costruzione della Città dell’Aerospazio!
Fermiamoli!

Oggi ci vorrebbero tutti arruolati.
Noi disertiamo.
Noi non ci arruoliamo a fianco di questo o quello stato imperialista. Rifiutiamo la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro pretese espansionistiche. In ogni dove. Non ci sono nazionalismi buoni.

Noi siamo al fianco di chi, in ogni dove, diserta la guerra.

Vogliamo un mondo senza frontiere, eserciti, oppressione, sfruttamento e guerra.

Coordinamento contro la guerra e chi la arma - Torino

tra 3 giorni
DAP - Distretto Aerospaziale Piemontese - via Roma 100 to
via Roma 100 di fronte Galleria San Federico
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