SARDEGNA: COLONIA MILITARE ED ENERGETICA
SARDEGNA: COLONIA MILITARE ED ENERGETICA

"Aresti in sardo significa selvatico – selvaggio, ma nell’uso comune della lingua sarda viene utilizzato anche per descrivere l’antipatia, la diffidenza e in generale l’essere poco avvezzi a dar fiducia e confidenza a quello che non si conosce o non sia in qualche modo riconosciuto come positivo."

“Sotto ai mari cristallini vediamo cumuli di plastica e ordigni bellici; sulle spiagge bianchissime si affacciano colate di cemento, dalla sabbia emergono rifiuti lasciati in dono da mesi di stagione turistica e tra i granelli si nascondono pericolosi metalli pesanti; la natura selvaggia – quel poco che ne è rimasto – è devastata da incendi e alluvioni e contaminata da enormi complessi industriali e basi militari. Intere aree sono sottratte alla popolazione sarda per “ospitare” le basi militari ad uso di eserciti di tutto il mondo che distruggono il territorio per addestrarsi a devastarne meglio altri, lasciando dietro di loro una scia di inquinanti, scorie, leucemie ed altre gravi patologie.”

Al saccheggio ambientale a fini turistici, tra spiagge devastate e mari inquinati, si è affiancato quello per fini “energetici”: campi eolici e fotovoltaici sono spuntati un po’ ovunque con lo scopo di alimentare le fabbriche del Nord Italia e importanti fondi sono stati stanziati con il PNRR per far diventare la Sardegna una delle “batterie d’Europa”.
Parallelamente l’occupazione militare del suolo sardo (nell’isola è ospitato il 60% del demanio dello Stato italiano) si intensifica e assume importanza geostrategica sempre più rilevante dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina.

Processi dannosi e altamente impattanti per chi vive quel territorio, che a volte trovano una strenua opposizione come nel caso della pluridecennale lotta contro la presenza militare sull’isola, che il mese prossimo vivrà un altro importante capitolo con il corteo contro la base militare di Decimomannu (Cagliari) in programma il 28 Aprile.

Di questo e altro proveremo a parlarne con Sardinnia Aresti (https://instagram.com/sardinnia.aresti?igshid=YWVjMmZiZjg= ) , un percorso auto-organizzato fatto di piccole pratiche di inchiesta e ricerca ma specialmente di intervento e azione diretta. Un collettivo che si pone l'obiettivo di “arginare la distruzione di quel che è rimasto, portando avanti una necessaria forma di opposizione attiva e consapevole agli abusi sulla nostra terra".

CAMPUS LUIGI EINAUDI
MARTEDÌ 28 MARZO
H.17:30
A SEGUIRE APERITIVO!!!

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1 anno fa
Campus Luigi Einaudi
Lungo D'ora Siena, 100, Torino
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