Giovedì 28 aprile ore 17.30
Piazza Castello, Torino.
Le violenze del regime coloniale israeliano continuano ad aumentare, Gaza è stata bombardata e Gerusalemme è sotto attacco.
Nei giorni scorsi i territori della striscia di Gaza sono stati nuovamente bombardati dall'esercito israeliano, questo avviene in un periodo in cui quotidianamente assistiamo a raid, da parte dell'esercito, alla spianata delle moschee di Al-Aqsa (Gerusalemme) che hanno l'obiettivo di perseguire il progetto coloniale israeliano volto alla sradicazione del profondo attaccamento palestinese al tessuto sociale, politico e religioso della città.
Il 2 aprile è iniziato il mese del Ramadan, un momento cruciale per la città che vede amplificarsi la violenza dell'esercito coloniale. Infatti,da quel giorno e per tutte le mattine successive l'esercito di occupazione ha impedito ai/alle fedeli l'accesso alla moschea per la prima preghiera del mattino, facendo irruzione all'interno della spianata delle moschee sparando lacrimogeni, proiettili di gomma e granate stordenti, arrestando e picchiando brutalmente le/i palestinesi presenti, inclusi giornalisti/e e personale paramedico.
In un solo venerdì, secondo la Mezzaluna Rossa, più di 158 palestinesi sono stati feriti negli scontri che ne sono seguiti con la polizia israeliana nel complesso della Moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme; la polizia israeliana ha preso d'assalto parti del complesso della moschea sparando granate sonore e proiettili di gomma e arrestando più di 450 persone.
Mercoledì 20 aprile 1180 coloni israeliani hanno fatto irruzione nella moschea di Al-Aqsa, protetti dall'esercito israeliano che ha attaccato e inseguito i/le palestinesi presenti per spianare la strada ai coloni.
Non è la prima volta che succede: ogni anno durante il mese di Ramadan l'esercito israeliano aumenta le provocazioni e i soprusi sulla popolazione palestinese.
Durante il mese del digiuno sono tantissimi i/le palestinesi che si recano a Gerusalemme per la preghiera, riappropriandosi simbolicamente di un luogo fulcro del progetto coloniale israeliano.
L'anno scorso c'è stato un bombardamento su Gaza che in poco più di 11 giorni ha ucciso più di 250 palestinesi.
Le incursioni dell'esercito nei villaggi, città e campi profughi palestinesi non si sono mai fermate: nel mese di Aprile l'esercito israeliano ha ucciso 13 palestinesi, di cui 8 avevano tra i 14 e 24 anni.
L'attacco a Gerusalemme coinvolge tutta la Palestina che reagisce in tutti i suoi territori dalla Striscia di Gaza alla Cisgiordia ai territori del 48'.
Tutto questo avviene in un momento storico di profonda ipocrisia. Mentre il governo israeliano si descrive come paladino della pace e delle soluzioni diplomatiche come abbiamo tutt visto con l'Ucraina, con l'altra mano invia il proprio esercito a sparare, arrestare e distruggere vite palestinesi.
L'Occidente si indigna per la guerra a tal punto da boicottare e sanzionare, senza alcun freno la Russia (a livello economico, accademico e sportivo/culturale), Israele può ancora tranquillamente portare avanti il suo piano di apartheid pronto ad accusare di antisemitismo a chiunque osi pronunciare la parola boicottaggio, Apartheid e Colonialismo.
Sui/sulle palestinesi continuano a piovere silenziosamente proiettili e missili
Non possiamo restare in silenzio di fronte a ciò che continua ad accadere in Palestina. Vogliamo rompere con l'ipocrisia e con le menzogne istituzionalizzate che dipingono questa terra in costante difetto storico, politico e sociale. Denunciamo collettivamente la pulizia etnica, l'aparthied e il colonialismo in Palestina.
Giovedì 28 aprile in Piazza Castello alle 17:30.
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