Terre alte in alto mare: la devastazione non conosce altitudini
Terre alte in alto mare: la devastazione non conosce altitudini

Le montagne subiscono l’impatto del cambiamento climatico e delle politiche del profitto economico che lo generano.

In questi territori assistiamo a continue devastazioni perché ormai vengono concepiti esclusivamente come parchi divertimenti per ricchi, senza considerare i loro equilibri.

Così in una situazione in cui la siccità trasforma l’arco alpino, viene costruita a Cortina la pista da bob per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Il costo è di 120 milioni di euro e quasi 2200 larici secolari abbattuti. Questa “grande opera”, come successo per la pista da bob di Cesana delle Olimpiadi di Torino 2006, è destinata a diventare un gigantesco mostro di cemento inutile e inutilizzabile.

I cambiamenti ecosistemici non hanno frenato nemmeno i vari impianti sciistici,che continuano a proporre soluzioni poco lungimiranti per protrarre la propria attività: un esempio sono i bacini artificiali destinati all’innevamento artificiale. Un controsenso se si pensa ai numerosi paesini che vengono ormai riforniti di acqua attraverso le autobotti a causa delle sorgenti a secco.

La devastazione ambientale non si ferma a nessuna altitudine,per questo è necessario un impegno collettivo per proteggere questi preziosi ecosistemi.

Ripartiamo da qui!

7 mesi fa
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