Rider in Protesta: presidio in Prefettura

Interrogazioni e audizioni parlamentari, tavoli di contrattazione, carte dei diritti, altisonanti promesse e indignazione trasversale, anni a parlare di food delivery ma alla fine per i e le rider non cambia nulla.
La legge infatti non è mai uguale per tutti. Se quando scade il permesso di soggiorno o non si può pagare più l'affitto - sempre troppo caro per chi è costretto a lavorare per vivere - le risposte dello Stato sono immediate, quando sono invece aziende che fatturano milioni a non rispettare la legge non si fa altro che rimandare.

La legge rider, emanata nel 2019, dopo anni di scioperi e mobilitazioni, ha avuto, da un lato, come unico e parecchio scarno risultato quello di abolire il pagamento a consegna, dall'altro, però ha lasciato ampio spazio di contrattazione ad aziende e sindacati. Un'occasione che le aziende non si sono lasciate scappare!
La legge in questione infatti concedendo alle aziende tutto il tempo per creare la loro giusta controparte, ha permesso ad Assodelivery (associazione di categoria composta da #Glovo, #Deliveroo, #Ubereats, #Justeat e #Social Food) e UGL (noto sindacato da sempre vicino alle esigenze datoriali) di firmare un accordo illegittimo - chiamato impropriamente ccnl rider - che dal 3 novembre sarà imposto a livello nazionale.
Oltre a peggiorare le nostre condizioni e a creare ambiguità sulla retribuzione – che non sarà di 10 euro l’ora come sbandierato dal General Manager di Deliveroo Italia Matteo Sarzana – questo contratto conferma il pagamento a cottimo e mantiene l'autonomia privando i e le rider di tutte le tutele rivendicate da anni e riconosciute anche dalla Corte di Cassazione con la sentenza Foodora.

Il food delivery sembra essere l’ennesimo banco di prova sul quale le aziende testano fino a che punto Stato e sindacati confederali siano disposti a sacrificare diritti e tutele di lavoratori e lavoratrici: TROPPI!

NOI RIDER non ci stiamo!

Vogliamo l’IMMEDIATA SOSPENSIONE DEI NUOVI CONTRATTI IMPOSTI DALLE AZIENDE CHE FANNO PARTE DI ASSODELIVERY perché contrari alla legge numero 128 del 2019 (Legge Rider),

l’APPLICAZIONE DEL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE (quello vero!) della LOGISTICA E TRASPORTO MERCI

e LA POSSIBILITA’ PER TUTT DI RINNOVARE IL PERMESSO DI SOGGIORNO senza ricatti.

PER QUESTO il 30 ottobre, mentre si mobiliteranno anche i e le rider delle maggiori città d’Italia, SAREMO DAVANTI ALLA PREFETTURA per dire:
STOP ALLE IMPOSIZIONI!
STOP AI RICATTI!
#ridersrulesletsfight #instrikewetrust


Durante la giornata:

- Banchetti informativi su contratti e raccolta firme impugnativa contratto

- Ciclofficina RiderZ

- Musica e sorprese!

SUPPORTA I E LE RIDER!
#supporttheriders

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4 anni fa
Piazza Castello, Torino
Torino, piazza Castello
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