Presentazione di "Laboratorio favela. Violenza e politica a Rio de Janeiro" di Marielle Franco

Mercoledì 9 Giugno h 18.30
Presentazione di “Laboratorio Favela. Violenza e politica a Rio de Janeiro” di Marielle Franco (Ed. Tamu, 2021) con Francesca De Rosa e Alice Izzo, curatrici dell’edizione italiana
Parco Porte Palatine ( in caso di pioggia l’evento si svolgerà sotto la tettoia dei contadini di Piazza Della Repubblica)

Dopo i due incontri di lettura collettiva - realizzati insieme a Libreria Tamu di Napoli, Libreria delle Donne di Bologna, ed Edizioni minoritarie - Non Una di Meno - Torino e Nora Book&Coffee sono felici di ospitare a Torino la presentazione di “Laboratorio Favela. Violenza e politica a Rio De Janeiro” di Marielle Franco. Saranno con noi Francesca De Rosa e Alice Izzo, curatrici dell’edizione italiana.

“Nell’attuale scenario brasiliano di rafforzamento della destra conservatrice e reazionaria, delle politiche scellerate del presidente Bolsonaro e della gravissima crisi pandemica che è stata e continua a essere gestita in maniera allarmante, siamo convinte che l’attenzione di Marielle sarebbe andata sicuramente alle condizioni degli abitanti delle favelas, alle donne nere, ancora una volta schiacciate dal razzismo strutturale interno all’attuale sistema capitalista neoliberale. Avrebbe chiesto a gran voce, ancora una volta: «Come stanno le madri e le famiglie dei bambini scomparsi? Come stanno i medici che non possono lavorare nelle cliniche? Come stanno le donne che non hanno accesso alla città? Sono molte, quelle donne: sono donne nere, donne lesbiche, donne trans, donne contadine, donne che costruiscono questa città, le cui storie ci restituiscono la loro forza e la loro centralità, che i signori qui presenti lo vogliano o meno».

Laboratorio Favela è un documento. È la necessità di riportare il pensiero e la voce di Marielle nel contesto italiano, un atto politico. Nella speranza che le sue riflessioni, la sua voce dal sud del mondo e il suo posizionamento ci aiutino a inquadrare il razzismo strutturale attraverso le forme di controllo e militarizzazione e a farne tesoro per innescare processi collettivi di lotta, riconoscendo il valore e il peso delle donne nere, che in prima linea smuovono le strutture del potere.

Le rose della resistenza nascono dall’asfalto, siamo quelle che ricevono rose, ma siamo anche quelle che con il pugno chiuso parliamo dei nostri luoghi di vita e di resistenza contro gli ordini e i soprusi che subiamo.

Marielle presente, la lotta continua”.

2 anni fa
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