Incontri, Chiacchiere e Training per conoscere l'International Solidarity Movement (ISM) e approfondire assieme la questione palestinese.
Tre giorni di dibattiti e confronto su cio' che accade tutti i giorni in Palestina e su come possiamo supportare e portare la nostra solidarietà attiva al popolo palestinese resistente.
Saranno con noi compagne e compagni palestinesi che condivideranno le proprie esperienze di lotta, esperienze di attivismo e azione diretta de compagn dell’ISM contro l’occupazione sionista e il regime di apartheid israeliano.
Parleremo di cos’è ISM e introdurremo la formazione che si fa sul campo quando si arriva in Palestina. Il training include confronti e riflessioni critiche sulla strategia della non-violenza, decisioni di gruppo con il metodo del consenso, econsiderazioni culturali per vivere e agire in Palestina, esempi e testimonianze di possibili attività svolte sul campo. Sono elementi preziosi, molto utili non solo a chi pianifica un viaggio in Palestina ma anche a chi si è appena avvicinat* alla causa.
Una tre giorni nel segno dello scambio di idee e pratiche di resistenza attiva, dell'interconnessione delle lotte al di là delle frontiere materiali e immateriali costruite per indebolirle.
Vi aspettiamo.
In solidarietà,
Rete Italiana ISM
*** Programma e dettagli in aggiornamento
VENERDI 25/06, dalle h15 - Manituana
Conoscenza e introduzione alla formazione.
Principi e struttura dell’ISM e racconti di attivismo.
H18 Confronto pubblico e dibattito
“Sheikh Jarrah. Storie di ordinaria pulizia etnica in Palestina”
SABATO 26/06, ore h10-18 - Manituana
Formazione e training.
Introduzione e pratica del metodo del consenso, informazioni legali e consigli pratici per attivist* in Palestina (ma non solo). Si alterneranno momenti di discussione a simulazioni ed attività pratiche.
Pranzo condiviso.
DOMENICA 27/06, h15 Val di Susa.
La Palestina incontra la resistenza NO TAV e la resistenza alle frontiere con un pomeriggio di dibattito e condivisione.
Militarizzazione dei territori, dalla costruzione delle barriere al loro controllo e sorveglianza.
Occupazione della terra, espropri e devastazione ambientale.
Repressione e criminalizzazione del dissenso e del attivist.
Condivisione di pratiche di lotta e resistenza.
Pranzo condiviso.