SPEZZONE MOSTRUOSAMENTE INDECOROSO @ Asti Pride
SABATO 6 LUGLIO alle h. 16 - Partenza da Piazza Campo del Palio (Asti) SPEZZONE MOSTRUOSAMENTE INDECOROSO FUORI PRETI E GOVERNI DALLE NOSTRE MUTANDE! Decreti legge che ostacolano il divorzio e coprono le violenze domestiche; congressi e partiti della famiglia che negano l'aborto e che considerano ogni relazione al di fuori della famiglia eterosessuale un atto peccaminoso e contro-natura. Nella nostra società la violenza contro le donne e contro quei soggetti considerati come "anormali", aumenta ogni giorno di più. Una violenza sistematica che pone l'uomo eterosessuale cis al vertice di una piramide fatta di oppressione e ineguaglianza. L'uomo padrone della donna e difensore - con ogni mezzo - di una presunta normalità sessuale. I frutti di tale dominio patriarcale sono sotto gli occhi di tutt*. 120 le donne uccise tra il primo agosto 2017 e il 31 luglio 2018: di queste 92 sono state ammazzate in ambito familiare per mano del partner, dell’ex partner o di un altro familiare. Nello stesso periodo quasi 200 i casi di aggressione ai danni di individui lgbtqi+: un numero in significativo aumento rispetto all'anno scorso. Questi atti non sono che le manifestazioni più brutali di una cultura sostenuta dai governi che si sono succeduti negli anni. Una cultura diffusa da quel cristianesimo che condanna senza appello ogni relazione omosessuale, che vincola la donna al dominio dell'uomo e alla mera procreazione, e ogni individuo all'identità di genere conformata al suo sesso biologico. Contro al dilagare di questa cultura autoritaria e clericale, rivendichiamo la necessità di decidere in autonomia sulle nostre vite, sui nostri desideri, sui nostri affetti, sui nostri corpi. Esigiamo la libertà per ognun* di noi di ripensare la propria identità fuori dagli schematismi di genere. La libertà di costruire relazioni plurali ed egualitarie, che non si lascino imprigionare nelle gabbie istituzionali. Questa libertà non può essere normata, regolata, imbrigliata. Non possiamo delegarla a qualcun* che dall'alto ne decida i limiti e le condizioni. Questa libertà non può essere mendicata ai governi e non si realizzerà mai con richiami costituzionali, richieste di nuove leggi o interventi penali. Dobbiamo ripartire dalle lotte, dall'azione diretta, per riprenderci tutto quello che abbiamo conquistato e che ci vogliono togliere. Non abbiamo bisogno di papi - buoni o cattivi - che ci dicano come gestire la nostra intimità. Non ci servono ministr* che ci spieghino che contenuto dare alle nostre passioni, che ci dicano quale forma dare alle nostre relazioni. Le strade sicure le fanno le donne che le attraversano. Le città sicure si costruiscono con la solidarietà ed il mutuo appoggio, sradicando la cultura dello stupro a favore di quella del consenso. Sulle nostre passioni vogliamo essere noi a decidere. Fuori preti e governi dalle nostre mutande! Spazziamol* via! - LABORATORIO AUTOGESTITO LA MICCIA
5 anni fa
Asti
Piazza S. Martino, 4
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