Solidarietà alla Sea Watch: ribellarsi è un dovere!
Quando l'ingiustizia è legge ribellarsi è un dovere: solidarietà alla Sea Watch.
Dopo due settimane al largo delle coste italiane la Sea Watch ha deciso di attraccare violando le disposizioni del decreto sicurezza bis. La capitana Carola Rackete è attualmente agli arresti in attesa del processo previsto per lunedì, la nave sotto sequestro, i migranti e le migranti in attesa di essere smistat* tra cinque paesi europei.
Questa vicenda dimostra come il razzismo, il sessismo, la propaganda violenta siano elementi strutturali della società immaginata dal governo italiano, disposto a giocare la sua partita con un'Europa cinica e arroccata sui suoi privilegi sulla pelle di quaranta persone.
A questi progetti di una minoranza agguerrita nel difendere i propri privilegi l'unica risposta possibile è quella della capitana Carola, che ha deciso di violare la legge ingiusta in virtù della solidarietà e della resistenza al progetto politico e sociale pentaleghista. Un progetto che vuole sprofondare il paese nell'odio, utile a ravvivare costantemente la guerra tra poveri senza risolvere i veri problemi della gente: la mancanza di tutele sul lavoro, i tagli ai servizi, i regali alla parte più ricca di questo paese, La discriminazione e la detenzione de* migrant* nei CPR su basi razziali e di classe, la messa in sicurezza dei territori, la lotta al cambiamento climatico, l'abbattimento delle discriminazioni di genere.
Per questi motivi chiediamo a tutte e tutti di prendere posizione e di incontrarci in piazza castello, sotto la prefettura, per mandare un messaggio chiaro al governo e allo Stato: la solidarietà non si arresta, se toccano una toccano tutt*.
5 anni fa
Piazza Castello, Torino
Torino, piazza Castello