Chi è socialmente pericoloso? Seminario
Il 25 marzo la procura di Torino tenterà di far applicare la sorveglianza speciale, una pesante misura restrittiva di origine fascista, comminabile senza accuse e senza processo, a cinque torinesi che hanno combattuto contro l’Isis in Siria, tra il 2016 e il 2018, nelle fila delle Ypg curde. Ciò potrà avvenire se il Tribunale accetterà di decretarne, per questo, la “pericolosità sociale”. Come si è potuti arrivare a un simile paradosso? Qual è il contesto politico e giuridico, nazionale e internazionale, che rende possibile una simile vicenda? Ne discutiamo al Campus Luigi Einaudi con quattro relatrici e relatori d’eccezione, nell’ambito di un seminario volto ad affrontare il tema del diritto e della limitazione della libertà nel secolo delle interconnessioni sociali e politiche planetarie. Venerdì 1 marzo 2019 H 17.30, Campus Luigi Einaudi "Soggettività e legittimità giuridica del Governo senza Stato: il caso della Siria del nord" Interviene Martina Bianchi, Dottore di ricerca in Scienze giuridiche, Area di diritto internazionale e dell’Unione europea, presso l’Università di Pisa Introduce Jacopo Bindi Aula C1 Pagina fb: https://www.facebook.com/events/647633902373403/ Qualcuno potrebbe pensare che considerare pericoloso qualcuno che ha imparato a usare le armi in questi anni, in Siria, sia del tutto razionale, soprattutto nel momento in cui tanti miliziani dell’Isis dicono di voler tornare in Europa. Occorre invece comprendere il conflitto siriano e distinguere, in primo luogo, tra chi sostiene in quel paese il fondamentalismo e chi lo combatte. Le Ypg e le Ypj (Unità di protezione del popolo e delle donne) a partire dalla regione curdo-siriana del Rojava, hanno costruito - proprio sulle ceneri dell’Isis, che hanno sconfitto - una Federazione democratica de facto autonoma i cui principi costituenti sono tra i più avanzati nel mondo. Analizziamo questa creatura sconosciuta con Martina Bianchi, che ha attraversato i territori della Federazione e ha svolto approfondite ricerche sul suo impianto giuridico e sulla sua possibile collocazione nel diritto internazionale. Giovedì 7 marzo 2019 H 17.30, Campus Luigi Einaudi "Misure di prevenzione e sorveglianza speciale: profili di costituzionalità ed eccezione giudiziaria" Interviene Claudio Novaro Introduce Fabrizio Maniero Aula H3 Pagina fb: https://www.facebook.com/events/342700499790723/ La sorveglianza speciale, che la procura di Torino vorrebbe applicare ai cinque torinesi che hanno sostenuto le Ypg in Siria, è un oggetto giuridico poco noto, che si applica in silenzio fin dal 1931, l’anno in cui fu introdotta dal Codice Rocco, sotto il fascismo. Prevede limitazioni alla libertà di movimento, di riunione e di espressione politica che sono tipiche di un ordinamento totalitario (viene decretata senza sentenza, senza accuse e senza processo) e sembrano stonare con i principi liberal-democratici della Costituzione approvata nel 1947. Invece esiste uno spazio giuridico, nel nostro Codice penale, in cui sopravvivono queste misure fasciste le quali, negli ultimi anni, sono state addirittura inasprite. Perché? Lunedì 11 marzo 2019 H 16.30, Campus Luigi Einaudi "Turchia: dallo stato di emergenza all’emergenza permanente. Lo svuotamento dello stato di diritto e la compressione dei diritti umani" Interviene Barbara Spinelli, Avvocato ELDH, Osservatrice internazionale in Turchia Introduce Maria Edgarda Marcucci Aula E4 Pagina fb: https://www.facebook.com/events/355764848351892/ Lo stato italiano, ad opera della procura di Cagliari, ha avanzato per la prima volta nel 2018 l’ipotesi che le Ypg siano un’organizzazione terroristica, nonostante siano il nerbo militare della Coalizione internazionale contro l’Isis di cui fa parte l’Italia. Benché l’ipotesi della magistratura sarda non abbia per ora trovato conferma in una sentenza di merito, colpisce un dato: l’unico paese al mondo a considerare le Ypg “terroriste” è la Turchia, che proprio nel 2018 le ha attaccate invadendo ad Afrin la Federazione della Siria del nord. Ma che genere di paese è, oggi, la Turchia? Possiamo considerare validi i suoi criteri in materia di definizione del terrorismo, repressione del dissenso sociale, governo dei conflitti e delle minoranze? Ne parliamo con Barbara Spinelli, avvocato penalista specializzato nella difesa dei diritti delle donne, autrice del Manuale per osservatori internazionali ai processi penali, espulsa nel 2016 dalla Turchia dove ha svolto per anni questa attività. Martedì 19 marzo 2019 H 17.30, Campus Luigi Einaudi "Il 'Sogno politico' dello Stato-nazione. La catalogazione del pericolo come dispositivo politico moderno" Interviene Roberto Beneduce, Docente di Antropologia sociale presso l’Università di Torino Introduce Davide Grasso Aula E4 Pagina fb: https://www.facebook.com/events/1055765301261653/ L’applicazione delle misure di prevenzione di matrice fascista dipende dalla definizione o meno di un individuo (da parte di una sezione del tribunale dedicata) come “socialmente pericoloso”. Che tipo di catalogazione è? Come si stabilisce il senso di questa espressione, e come la si circoscrive e la si precisa? Con quali strumenti i giudici possono addivenire a questa conclusione, così radicale e generale, su questo o quel cittadino? La vicenda dei cinque sostenitori torinesi della guerra contro il califfato apre a una riflessione sulle radici profonde di questo atteggiamento inquisitorio nell’Europa e nella storia dello Stato moderno, come sullo spazio che il sovrano tende a lasciare all’elemento, prezioso per delimitare l’eccezione, dell’arbitrio. Ne discutiamo con Roberto Beneduce, antropologo e psichiatra attivo sui temi delle società post-coloniali contemporanee e delle migrazioni.
5 anni fa
Campus Luigi Einaudi
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