Storie di un confine chiamato città
È arrivato l inverno. Il freddo. Mentre arrivano voci sempre più allarmanti e drammatiche dai campi sparsi in Europa e dai confini, forse per la prima volta ci troviamo ad affrontare in città, una situazione di totale impoverimento e degradazione. Cosa succede? Succede che con i nuovi decreti securitari e grazie alle sgombero di palazzine e case, moltissimi migranti si siano ritrovati di colpo in strada, di colpo illegali (come coloro che con i nuovi decreti non possono più essere rifugiati), più o meno di colpo senza nulla. Cibo, casa, minima speranza. Tutto perso. Dove vivono gli invisi alla società? Nelle fabbriche abbandonate, per lo più. Per curiosità ed anche per evitare che queste isole umane vadano alla deriva, ennesimo naufragio, è stato fatto un "monitoraggio". Ne' più né meno di un giro per vedere e farsi raccontare. Dunque, per ovvie ragioni i luoghi non vengono qui indicati. Ma a spanne si stima che siano tra i 170 e i 200 gli abitanti Dell abbandono. Tra loro anche minori e bimbi (pochi, ma ci sono). Tirare a campare per questa gente è difficile. Non accedono quasi a nulla per paura di essere individuati. No mense, no medici, nulla. Alcuni sono capitati qui, altri sono arrivati dai cas (Coop accoglienza) dopo aver perso il diritto loro prima concesso (o per legge o perché segnalati dai gestori che hanno il potere di farli diventare illegali.) Chi non accede neanche ad un pasto caldo, di sicuro nulla dirà nel momento in cui gente di vario tipo di schifo (sfruttatori e guardie) tenterà di usarli o farà su di loro violenza. La storia delle città che sono sempre più segregazioniste nei fatti, è lunga... Iniziamo a condividere informazioni, pratiche solidali e contatto con i clandestini Dell esistenza SABATO 14 DICEMBRE ORE 15.00. Una informale chiacchera sotto i portici di piazza della Repubblica, crocevia dei mondi. Sperando siano i diretti interessati a prendere parola. Per unire le esperienze e le forze. Per reagire alla crudeltà di una società che schiaccia chi non può o non vuole allinearsi. Sabato 14 dicembre. H 15.00 Portici di piazza della repubblica (verso via Milano). Storie di un confine chiamato città.
4 anni fa
Porta Palazzo Nord
Piazza della Repubblica 21, Torino
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