Assemblea Cittadina Studentesca
A poco tempo dalle dimissioni del ministro Fioramonti, noi studenti e studentesse ci troviamo di nuovo nel limbo dell'incertezza rispetto al futuro delle nostre scuole. Quasi un anno fa esatto ci trovavamo nella medesima situazione di bilico, con una maturità stravolta ai limiti della ragione, ridotta ad un gioco televisivo. Ad oggi assistiamo ad una situazione di estrema precarietà nelle strutture d'istruzione che attraversiamo quotidianamente, muri che crollano, finestre e tapparelle rotte, bagni fuori uso e impianti di riscaldamento fatiscenti e i fondi per la scuola diminuiscono sempre di più, solo quest'estate sono stati sottratti 4 miliardi di euro all'istruzione e il governo ad oggi vigente non si è di certo posto il problema di adempire a questa mancanza, ma anzi alla richiesta di stanziare fondi per un miliardo di euro la risposta è stata negativa. Inoltre, nonostante da un anno a questa parte, gli studenti e le studentesse siano sces* nelle piazze al fianco di Fridays For Future a richiedere, tra le altre cose, una riconversione ecologica della scuola, questa richiesta sembra non rientrare tra le urgenze e ancora veniamo mandat* a fare alternanza scuola-lavoro in posti come grandi catene di vestiario, piuttosto che ENI, MC Donald o aziende simili; dunque, anzichè promuovere un'educazione all'ecologia ci viene insegnato a lavorare in posti di nocività che sono tra i principali responsabili del cambiamento climatico di origine antropocentrica, o meglio capitalocentrica. Le priorità nel nostro paese sono evidentemente altre, proprio per questo noi giovani non dobbiamo smettere di organizzarci e lottare contro il sistema imposto. Il febbraio scorso, in moltissime città italiane, cortei oceanici contro la maturità, hanno fatto sì che la maggior parte delle modifiche apportate da Bussetti alla maturità venissero eliminate; l'esperienza ci insegna che riprenderci le scuole, le piazze e le città porta sempre i suoi frutti, proprio per questo non smetteremo di gridare tutte quelle che sono le nostre rivendicazioni. Ad oggi la situazione richiede un protagonismo studentesco per rimettere l'accento sui problemi che quotidianamente viviamo. C'è l'urgenza di riconvocarci, discutere e confrontarci, solo l'unione fa la forza e per cambiare le cose, come in passato è stato, dobbiamo rompere i meccanismi divisivi e alienanti che il sistema scolastico ci impone, organizzandoci insieme, di nuovo!
4 anni fa
Piazza Albarello
Piazza Arbarello, 10122 Torino
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