Francia/Gap – Presidio per il processo a 2 compagni che lottano in frontiera
Giovedì 13 febbraio, due maraudeuse andranno a processo al tribunale di Gap
per “oltraggio” e rifiuto di dare le generalità dopo essere stati/e fermati/e con persone “senza documenti” al confine italo-francese il 26 novembre scorso.
Questo processo si inscrive perfettamente nel clima repressivo sulle frontiere e in ogni altro luogo, sulle persone solidali, ma anche e soprattutto su* migrant*.
Infatti, l’intimidazione e la repressione esercitata dallo Stato sulle persone solidali attraverso controlli mirati, multe, molestie della polizia, processi, ecc. sono solo una piccola parte dell’arsenale repressivo messo in atto dalle autorità nel quadro delle politiche anti-migratorie.
Controlli razzisti, pestaggi e rapine da parte di poliziotti, il percorso da combattere in prefettura, la mancata cura dei minori in alcune città, reclusione nei CPR/CRA ( Centro di Permanenza e Rimpatrio in Italia, Centre de Rétention Administrative in Francia) in condizioni atroci, le espulsioni effettuate “perché il paese di nascita non è considerato abbastanza pericoloso” o semplicemente perché alla Francia non importa, sono la routine quotidiana che vivono le persone che vengono qui senza i documenti giusti.
Questa repressione orchestrata dallo Stato e messa in atto dal duetto Polizia-Giustizia sembra rivolgersi a tutti gli individui e a tutte le organizzazioni considerate indesiderabili, a tutte le forme di solidarietà che non sono a profitto della nazione, tutte le forme di azione non in linea con il loro patriottismo.
Di fronte a queste politiche mortifere, continuiamo a organizzarci!
Ci vediamo giovedì 13 febbraio alle 8.30 davanti al tribunale GAP.
FUOCO ALLE FRONTIERE
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4 anni fa
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Francia