La Val Noce resiste, sosteniamola!
Il 13 luglio si svolgerà presso il tribunale di Torino l'udienza della causa civile intentata da alcuni genitori unitisi nel "Comitato Val Noce". Il Comitato chiede la rimozione di un sistema di antenne in corso di installazione su una torre di 25 m, posizionato proprio nel cortile di un complesso scolastico (scuole elementari, medie e campo sportivo). A tentare l'ingiustificabile abuso il consorzio Topix di cui fanno parte Google, Facebook, Netflix ma anche la regione Piemonte, Valle d'Aosta, la città Metropolitana di Torino ed il Politecnico. Insomma, la ormai classica saldatura tra Capitale privato e settore pubblico in cui quest'ultimo si limita ad assecondare la fame di profitto delle multinazionali per riceverne le briciole, il tutto a discapito della collettività di cui dovrebbe fare l'interesse. Emblematico il caso di Vittorio Colao che è stato posto a capo della "task force" per la ripartenza e che contemporaneamente ricopriva il ruolo di Consigliere di Amministrazione della Verizon, colosso mondiale nel campo della tecnologia 5g.
L'intento del "Comitato Val Noce" è quello di:
1 - Chiedere la rimozione del sistema di antenne
2 - Far rispettare d'ora in avanti il principio di precauzione in materia di inquinamento elettromagnetico, in maniera da proteggere i propri figli e la popolazione tutta da i pericoli medicalmente accertati.
3 - Aprire una causa pilota, potenzialmente dal grande impatto, per ripristinare il diritto alla difesa del "bene comune", diametralmente opposto all'accumulo di profitto delle grandi compagnie.
Invitiamo tutti il 13 luglio alle ore 11 a partecipare al presidio che si terrà di fronte al tribunale di Torino, per sostenere con la nostra presenza questo primo passo di resistenza... perché il cammino sarà lungo.