CONTRO IL LAVORO | preparazione spezzone corteo 30 marzo
Riprendiamo le discussioni su lavoro e sfruttamento
Prepariamo lo spezzone
LAVORAT* CONTRO IL LAVORO nel corteo del 30 marzo
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CONTRO IL LAVORO
che sfrutta-logora-sottomette-reprime-ammala-uccide
CONTRO IL LAVORO
che ci ruba la vita
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Parliamone insieme domenica ore 18:30
@ Giardinetti Smat, c. so XI febbraio
Sono passati appena tre mesi dall'inizio dell'anno e sono già centinaia i corpi morti sul lavoro con cui lo Stato rimpolpa le sue statistiche.
Operai/e che precipitano dai cantieri, schiacciati/e dai rulli delle presse, folgorati da scariche elettriche. Lavorat* sessuali che semplicemente vengono fatt* sparire. Braccianti investiti da trattori, bruciati vivi nei roghi delle baraccopoli, sparati, uccisi a zappate e badilate. Badanti che muoiono asfissiate, che vengono travolte in strada. Autist* schiacchiat* da motrici, morti in uno scontro frontale. Chi recupera i rifiuti e muore di fame. Ma la morte fisica sul lavoro non è che la più visibile, la più eclatante, quella che ogni tanto - sempre meno - fa notizia sui giornali e nei dibattiti politici elettorali. Perchè le morti, in realtà, sono molte di più.
"Poche persone, oggi, vivono per davvero. Pochissime sperimentano la vitalità del loro divenire nel presente. Qualcuna si allunga per agguantare l’energia del suo desiderio al fine di creare quel divenire... Le altre, invece, lavorano."
E' ancora possibile, oggi, in un contesto di capitalismo avanzato, immaginare un orizzonte di rottura con la logica del lavoro?
Una logica di sfruttamento e dominazione dei nostri corpi e dei nostri desideri che sta alla base della guerra di classe, di razza, di genere con cui vogliono rubarci la vita.
Una logica che non ha sempre coinciso con l'attività umana.
E' ancora possibile immaginare delle forme di lotta dentro e contro il lavoro, mentre lorsignori cercano di spazzare via le occupazioni, così come i ripari di fortuna e qualunque altra sperimentazione individuale e collettiva che ci permetta di sottrarci dal ricatto brutale e immediato dello sfruttamento - o quantomeno prendere del respiro?
Confrontiamoci e partiamo dalle nostre esperienze di sfruttamento quotidiano per immaginare nuove forme di lotta e di esistenza.
Prepariamo insieme uno spezzone di LAVORAT* CONTRO IL LAVORO nel corteo del 30 marzo.
Blocchiamo la città! cioè partiamo da noi.
5 anni fa
Giardini Schiapparelli (SMAT)
Corso XI Febbraio, 24-30, 10152 Torino