Per una Barriera solidale ed antifascista
ASSEMBLEA 11 Gennaio H 18,30 al Circolo “Ost Barriera”, Via Pietracqua 9
In questi ultimi due mesi si è creata un’assemblea di quartiere per smontare la retorica della destra, che tratta le questioni sociali in termini di ordine pubblico, spingendo su una sempre maggiore militarizzazione del quartiere. Negli anni hanno cercato di porre gli abitanti di questa periferia gli uni contro gli altri, attizzando il fuoco di un'insensata guerra fra poveri. Vivere in Barriera non è mai stato facile, ma oggi con la precarietà che attraversa le nostre vite lo è sempre di più. Il lavoro, quando c'è, è precario, malpagato, pericoloso. Salari e pensioni non bastano per pagare bollette, fitto e il necessario per vivere. I tagli alla sanità, al trasporto pubblico, alla scuola, all'assistenza rendono sempre più miserabili le vite di noi tutti. I responsabili sono seduti sulle poltrone del governo, oggi in mano agli eredi diretti del fascismo. Per distogliere l’attenzione dalle loro responsabilità ben chiare se si guarda alle scelte politiche dei loro governi locali, regionali e nazionali, vogliono farci credere che ci sia un'emergenza sicurezza declinata in chiave razzista, mentre l'unica vera emergenza, l'unico reale "degrado" è nella fatica che i più fanno per arrivare a fine mese, per tutelare la propria salute, per non finire sotto sfratto.
Per togliere legittimità alla destra non basta solo l'interposizione alle loro “ronde e passeggiate”.
Barriera ha bisogno di intessere reti di solidarietà, di mutua conoscenza, di riconnessione fra i tanti luoghi sparsi nel quartiere.
Fare antifascismo significa soprattutto disinnescare le politiche fasciste e il brodo culturale dove crescono come un cancro sia sul piano nazionale che su quello locale.
Proviamo a costruire incontri pubblici ed iniziative con un focus su casa, caro bollette, politiche migratorie, di genere, giovanili e sulla misure repressive tagliate su misura sulle soggettività non conformi alla società/caserma in cui vorrebbero ingabbiarci tutt*.
Facciamo quindi appello, non solo alla coscienza deə singolə cittadinə stanchi della “retorica del disagio”, ma anche alle tanti associazioni, circoli e centri culturali che agiscono frammentati e isolati in Barriera. Partiamo dal riconnettere un tessuto comune, d’intervento politico e culturale, al fine di creare iniziative collettive che affermino ad unisono la vera identità proletaria e multiculturale di Barriera.
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