DAL KURDISTAN A TEHERAN, L’IRAN SANGUINA
PRESIDIO
Venerdì 23 settembre 2022
ore 18.00
Piazza Castello
Torino
L’assassinio di Mahsa Amini ha scosso fortemente l’opinione pubblica iraniana e internazionale.
L’arresto della giovane da parte della “Polizia Morale” della Repubblica Islamica dell’Iran e la conseguente morte per le percosse subite, sta dimostrando che questo regime non ha alcun rispetto per la vita delle proprie cittadine e dei propri cittadini.
In una intervista, il capo della Polizia di Teheran ha dichiarato che il fermo della ragazza è stato effettuato perché indossava abiti inadeguati e non confacenti alle norme islamiche che regolano anche l’abbigliamento, in particolare quello femminile.
Questo assassinio ha suscitato la rabbia di decine di migliaia di iraniani, da nord a sud del Paese.
Non è la prima volta che il regime compie atti simili, atti criminali nei confronti della popolazione.
Atti che rimangono impuniti. Ricordiamo l’esecuzione sommaria, senza processo, di migliaia di prigionieri politici nell’estate del 1988, l’uccisione di Neda Agha Soltani durante le proteste per le elezioni truccate nel 2009, il massacro di 1500 persone a seguito delle proteste popolari contro il carovita nel 2019, le 176 persone morte a seguito dell’abbattimento di un aereo di linea ucraino su Teheran nel 2020 e l’elenco potrebbe continuare.
Oggi siamo qui insieme al popolo iraniano che sta lottando per far sentire la sua voce e per ribadire al mondo che il regime non lo rappresenta.
Chiediamo a tutti e a tutte di condannare i crimini del regime e di esprimere solidarietà al popolo iraniano.
Viva l’Iran!
No al regime islamico!
Sì alla vita e alla libertà!
Iraniane e iraniani di Torino
Torino, 22 settembre 2022
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