Viviamo in un ripugnante presente dove uomini disgustosi hanno il potere di scrivere la storia e lo fanno nel peggiore dei modi. Sangue, morti e guerre orchestrate da capi di stato che inneggiano alle divisioni e alla xenophobia, celate braccia destre tese verso l'alto pronte ad innalzare muri, fedeli al vecchio modus operandi "divide et impera". Nonostante ciò siamo immersi in una società complice o comunque cieca e indifferente, distinguersi da questo risulta estremamente necessario.
Disgustati da tutto e in netto contrasto col tutto ci vediamo il 18 gennaio al Barocchio per urlare ancora la nostra rabbia e creare uno spazio di unione fatto di grida, corpi felici in collisione e suoni distorti in grado di riunire persone affini provenienti da più parti d'Italia e non solo. Sempre in netto contrasto con la "normalità" dove tutto ha un prezzo, come sempre, il Barocchio è BellaVita, l'entrata è libera e il bar non c'è quindi porta quello che vuoi trovare e partecipa appieno all'autogestione.