11 ottobre. Sciopero generale
Ogni anno i sindacati di base promuovono uno sciopero generale di tutte le categorie per contrastare le politiche di governi in cui cambiano coalizioni ed alleanze ma resta la scelta di favorire i padroni a discapito di chi, per arrivare a fine mese, è costretto a lavorare.
La novità di quest’anno è il convergere della composita galassia del sindacalismo di base su una data ed una piattaforma comuni. Non è poco visti i tempi che viviamo e la frammentazione che ha segnato i percorsi sindacali in questi anni.
A Torino lo scorso venerdì c’è stata un’assemblea densa ed affollata che ha lanciato lo sciopero dando parola ai lavoratori e lavoratrici, ai precari, ai pensionati al minimo, ai disabili.
Sono intervenuti anche i rappresentanti dei sindacati promotori, di associazioni di studenti e dell’assemblea antimilitarista.
La volontà di creare un fronte di lotta radicale che metta in discussione un ordine sociale in cui i poveri diventano sempre più poveri, mentre chi è già ricco aumenta ancora i propri introiti, beneficiando delle laute elargizioni che il governo ha offerto alle imprese con il recovery fund, è emersa in modo chiaro.
In occasione dello sciopero ci sarà un corteo a Torino.
Appuntamento alle 10 in piazza Carlo Felice (Di fronte a Porta Nuova)
Ne abbiamo parlato con Cosimo Scarinzi della CUB
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