13/01 Palazzo Nuovo 18.00-20.00
A seguire cena popolare a cura dell'Intifada studentesca.
ECOCIDIO E GENOCIDIO: TESTIMONIANZE DA GAZA.
L’aggressione israeliana contro il popolo palestinese che va avanti dal 7 ottobre 2023 sino ad oggi si è configurata e continua a riconfermarsi giorno dopo giorno come un genocidio: ospedali bombardati, attacchi ai mercati e alla gente in fila per il pane, tendopoli date alle fiamme o spianate con i carri armati, le vite calpestate, la fame usata come arma e gli arresti arbitrari di massa.
Coerentemente con questo processo di genocidio, l'esercito israeliano sta perpetrando anche un vero e proprio ecocidio. L’impatto devastante degli insediamenti coloniali sull’ambiente e sulle vite dei palestinesi, così come l’appropriazione delle risorse sempre più capillare, rende fondamentale parlare di apartheid ecologico in Palestina.
L’esproprio delle risorse naturali e la devastazione della terra palestinese sono da anni in tutta la Palestina parte integrante di un progetto di colonialismo di insediamento.
La Striscia di Gaza diventa ogni giorno di più un territorio inabitabile per l'essere umano. Oltre alla distruzione della maggiora parte delle infrastrutture urbane, l’inquinamento causato dalle bombe e dalle macerie ha gravemente deturpato l’intero ecosistema di Gaza.
Le oppressioni e le violenze coloniali ambientali e militari inflitte nei confronti della popolazione palestinese non cessano di esistere. A partire da questo se le forme di oppressione si intersecano e si sostengono a vicenda, le storie della resistenza non possono non dialogare tra di loro.
Ne parliamo con
Fadil Alkhaldy membro dell'Unione dei Comitati degli Agricoltori di Gaza,
Prof. Giuliano Martiniello (Università Internazionale di Rabat)
Giulio Ballarini (Università di Urbino)