presidio contro la frontiera
presidio a claviere il 30 ottobre alle 11

Sulla frontiera nord ovest delle Alpi si festeggia il giorno dei morti, ma non è Halloween.

Sappiamo che solitamente verrebbe passato come una qualsiasi domenica di turismo tra mangiate e passeggiate transnazionali, si sa: fa troppo freddo per giocare a golf ma troppo caldo per sciare. Chi ha i documenti transiterà tra Italia e Francia tranquillamente mentre le altre persone senza quel pezzo di carta verranno ricercate, fermate e respinte.

Il 30 ottobre però, proprio quando vengono ricordati i morti, altre mostruosità torneranno in strada per ribadire il ruolo e l'indifferenza dello stato e l'inutilità dei suoi cani di frontiera. Esprimiamo rabbia, dissenso ma soprattutto differenza. Visibilizziamo l'uccisione di almeno 9 persone negli ultimi 4 anni. Saremo in strada e in piazza per smascherare la violenza strutturale del dispositivo Frontiera con i suoi respingimenti, il  controllo congiunto da Susa a Briançon, le violenze fisiche e morali, le discese forzate dai treni per chi vuole raggiungere Oulx, gli accordi con la Francia, l'UE, la Libia. Sono complici di questa violenza coloro che queste frontiere le impongono, le controllano, chi ne è indifferente, chi giustifica tutto questo con silenzio e ignoranza.

Chiamiamo ad un presidio in solidarietà di chi passa e in opposizione a chi costruisce o rinforza l'apparato razzista e violento delle frontiere. 

Ci ritroviamo questa domenica alle 11 davanti alla chiesa di Claviere 

(quella che è stata la prima occupazione in Alta Val Susa). 

Porta cibo e costumi, mantelli, cappelli per travestirsi.

Non è natale non è carnevale, ma non importa:

Ogni scherzo vale!

2 anni fa
claviere
davanti alla chiesa
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